Acherontia

๐‹๐จ ๐ฌ๐š๐ฉ๐ž๐ฏ๐ข ๐œ๐ก๐ž?
Tutto ‘sto cercare notizie confortanti sulle cimici, mi ha portata a un altro insetto iconico. Ricordate il film “๐˜๐˜ญ ๐˜ด๐˜ช๐˜ญ๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ป๐˜ช๐˜ฐ ๐˜ฅ๐˜ฆ๐˜จ๐˜ญ๐˜ช ๐˜ช๐˜ฏ๐˜ฏ๐˜ฐ๐˜ค๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ต๐˜ช”? La locandina ritraeva il viso di Jodie Foster, con le labbra coperte da una falena. Sul dorso della falena, l’immagine di una fotografia scattata dall’artista surrealista Philipp Halsman. Lo scatto in bianco e nero immortala sette donne nude, in una posizione che simboleggia un teschio. Se non ve lo ricordate, verificate qui: https://9gag.com/gag/a3wWDnv

Ma lo spiegone verte sull’inquietante lepidottero, o falena, chiamato ๐™จ๐™›๐™ž๐™ฃ๐™œ๐™š ๐™ฉ๐™š๐™จ๐™ฉ๐™– ๐™™๐™ž ๐™ข๐™ค๐™ง๐™ฉ๐™ค (๐˜ˆ๐˜ค๐˜ฉ๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ต๐˜ช๐˜ข ๐˜ข๐˜ต๐˜ณ๐˜ฐ๐˜ฑ๐˜ฐ๐˜ด). In Friuli VG, lo troviamo quasi esclusivamente durante il periodo estivo. Invece sulle coste meridionali del Mar Mediterraneo รจ stanziale e si riproduce con successo.

La nomenclatura del genere deriva da ๐˜ผ๐™˜๐™๐™š๐™ง๐™ค๐™ฃ๐™ฉ๐™š, uno dei fiumi infernali della mitologia greca. Quella della specie invece si rifร  alle tre ๐™ˆ๐™ค๐™ž๐™ง๐™š, le creature che secondo gli antichi Greci avevano in mano l’ineluttabile destino del genere umano. ๐˜Š๐˜ญ๐˜ฐ๐˜ต๐˜ฐ, colei che presiede la nascita e fila lo scorrere della vita; ๐˜“ร ๐˜ค๐˜ฉ๐˜ฆ๐˜ด๐˜ช, colei che decide la lunghezza del filo e assegna i destini; ๐˜ˆ๐˜ต๐˜ณ๐˜ฐ๐˜ฑ๐˜ฐ, colei che recide il filo della vita e sentenzia la morte.

La nostra falena sfinge ha due cugine, asiatiche, con nomi certo non piรน rassicuranti: ๐˜ˆ๐˜ค๐˜ฉ๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ต๐˜ช๐˜ข ๐˜ญ๐˜ข๐˜ค๐˜ฉ๐˜ฆ๐˜ด๐˜ช๐˜ด e ๐˜ˆ๐˜ค๐˜ฉ๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ต๐˜ช๐˜ข ๐˜ด๐˜ต๐˜บ๐˜น. Lo specifico della prima indica chiaramente la seconda Moira; lo ‘styx’ invece รจ un altro fiume infernale, lo Stige, dell’oltretomba. Quando la tassonomia fa a gara a chi la spara piรน truce.

Ma torniamo alla ๐™ฉ๐™š๐™จ๐™ฉ๐™– ๐™™๐™ž ๐™ข๐™ค๐™ง๐™ฉ๐™ค. Dalla foto che allego sotto si intuisce che il nome comune assegnato alla falena รจ un prodotto della ๐™ฅ๐™–๐™ง๐™š๐™ž๐™™๐™ค๐™ก๐™ž๐™–, quella capacitร  del cervello umano di associare forme indistinte a oggetti reali (come si fa con le nuvole). Ad aggravare la giร  triste nomea della falena, l’attitudine rarissima – per un insetto – di emettere un vero e proprio grido se si sente minacciata. Non si tratta del frinire dei grilli o del buzzing del bombo; รจ proprio uno stridio lamentoso prodotto dalla spiritromba della falena. Inspirando aria, la fa passare per l’organo fonatorio, una specie di membrana tra bocca e gola. Lo ascoltate qui: https://www.elicriso.it/it/suoni_animali/suoni_acherontia_atropos/

Altre caratteristiche peculiari, ne abbiamo? Certo: รจ una delle falene con un’apertura alare tra le piรน grandi in Europa. Arriva a 13 cm, per un peso ragguardevole di 1,5 grammi. Sempre con funzione repellente per eventuali predatori, la falena secerne una sostanza dall’odore nauseabondo attraverso i peli ghiandolari dell’addome. E’ poi coperta da una folta peluria, che la mette al riparo dagli assalti difensivi delle sue prede: le api.

Infatti ha una predilezione alimentare per il miele, per cui รจ solita intrufolarsi negli alveari dove, grazie all’emissione di molecole chimiche che imitano quelle delle api, riesce a mimetizzarsi e a fare man bassa indisturbata del prodotto del favo. I danni procurati agli alveari sono modesti, vista la incostante e ridotta presenza in Europa. Non disdegna nemmeno il nettare di solanacee, gelsomini e garofani.

Il ๐™›๐™ค๐™ก๐™ ๐™ก๐™ค๐™ง๐™š ๐™ฅ๐™ค๐™ฅ๐™ค๐™ก๐™–๐™ง๐™š le assegna il ruolo di foriera di disgrazie; giร  Plinio il Vecchio (23 d.C. – 79 d.C.) la chiamava “๐˜ง๐˜ข๐˜ณ๐˜ง๐˜ข๐˜ญ๐˜ญ๐˜ข ๐˜ฑ๐˜ฐ๐˜ณ๐˜ต๐˜ข๐˜ต๐˜ณ๐˜ช๐˜ค๐˜ฆ ๐˜ฅ๐˜ช ๐˜ฎ๐˜ฐ๐˜ณ๐˜ต๐˜ฆ”. Lucio Columella, scrittore latino (4 d.C. – 70 d.C.) suggerisce di scacciarla dagli alveari con sterco e midollo di bue, o bruciarla viva in vasi di bronzo. In tempi piรน recenti, nel 1870, Felice Franceschini le imputa il diffondersi di numerose epidemie in Francia. Louis Lassay (1871 – 1946) narra che in Bretagna ancora si tosta il corpo delle falene per trarne ceneri con comprovate capacitร  venefiche, mentre i cristiani francesi la ritengono l’incarnazione di Satana. Ma รจ pure protagonista di numerose opere d’arte, sia letterarie che pittoriche. John Keats, Bram Stoker, Edgar Allan Poe, Guido Gozzano, Eugenio Montale sono solo alcuni autori che ne scrivono o la decantano.

La progressiva scomparsa della falena รจ dovuta all’azione dell’uomo, come spesso accade. L’uso di pesticidi chimici in agricoltura e l’illuminazione notturna, che altera i ritmi circadiani e riproduttivi di questi insetti notturni, sono le pratiche piรน impattanti. L’isteria collettiva, in aggiunta, gliela possiamo risparmiare.

แถ แต’แต—แต’: แดฟแต’แตแต‰สณ แต‚แตƒหขหกแต‰สธ

Acherontia atropos, sfinge testa di morto
Acherontia atropos, sfinge testa di morto