Curiosità sulla Salamandra

𝐋𝐨 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐢 𝐜𝐡𝐞?
La salamandra pezzata (𝘚𝘢𝘭𝘢𝘮𝘢𝘯𝘥𝘳𝘢 𝘴𝘢𝘭𝘢𝘮𝘢𝘯𝘥𝘳𝘢) è un rettile urodelo facilmente identificabile grazie alle chiazze color giallo vivo su sfondo nero che l’animale esibisce; si tratta di aposematismo (leggi qui: https://www.tangia.it/salamandra-pezzata/ e qui: https://www.tangia.it/velenoso-o-tossico/ ).

Ma la salamandra è un animale notevole anche perché è uno dei pochi anfibi vivipari. Il viviparismo è la capacità di crescere i feti nell’addome della femmina e di partorirli già completamente formati, cioè senza dover depositare uova dove i feti completino il loro sviluppo.

Mamma Salamandra deposita quindi le sue larve in corsi e pozze d’acqua ossigenata, salubre e ricca di invertebrati, di cui si nutriranno le larve.

In annate di abbondanti risorse trofiche, cibo e ricoveri, la salamandra può far nascere anche 70 larve. Invece in periodi magri, il numero può scendere a 3 individui; come mai questa differenza numerica?

Semplice: le larve affamate nell’addome della mamma si nutrono dei fratelli (e sorelle) meno fortunati. Questa forma di cannibalismo si chiama 𝘢𝘥𝘦𝘭𝘧𝘰𝘧𝘢𝘨ì𝘢 (dal greco adelphós, fratello + fagìa, cibarsi) ed è una strategia vincente per perpetuare la stirpe e ottimizzare le disponibilità trofiche.

In un passato nemmeno troppo lontano alla salamandra, proprio per il suo aspetto viscido, venivano attribuiti poteri di sopravvivenza al fuoco e rinascita dalle ceneri, al pari dell’Araba fenice; secondo il folklore ebraico, bagnarsi nel sangue di salamandra rende ignifughi.

In tedesco è chiamata Feuersalamander, in inglese Fire salamander (salamandra del fuoco) a riprova della diffusa credenza popolare di cui sopra.
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Salamandra pezzata adulta