Le sirfidi ingannevoli

๐‹๐จ ๐ฌ๐š๐ฉ๐ž๐ฏ๐ข ๐œ๐ก๐ž?

Ieri ho accennato all’๐˜ˆ๐˜ฑ๐˜ฐ๐˜ด๐˜ฆ๐˜ฎ๐˜ข๐˜ต๐˜ช๐˜ด๐˜ฎ๐˜ฐ come una delle numerose strategie di sopravvivenza adottate dal regno dei viventi.

Alcune specie animali adottano il ๐˜”๐˜ช๐˜ฎ๐˜ฆ๐˜ต๐˜ช๐˜ด๐˜ฎ๐˜ฐ ๐˜ง๐˜ข๐˜ฏ๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ช๐˜ค๐˜ฐ (o batesiano): la loro livrea assume colorazioni molto simili a specie aposematiche, pur essendo innocue. Fanno finta, insomma, di essere pericolose per i potenziali predatori, avvertendoli con colori vistosi – detti “fanerici” – e molto simili a specie che lo sono davvero. In foto, delle sirfidi (๐˜Œ๐˜ฑ๐˜ช๐˜ด๐˜บ๐˜ณ๐˜ฑ๐˜ฉ๐˜ถ๐˜ด ๐˜ฃ๐˜ข๐˜ญ๐˜ต๐˜ฆ๐˜ข๐˜ต๐˜ถ๐˜ด), mosche prive di pungiglione, che hanno assunto i colori facilmente associati ad api o vespe.

แถ แต’แต—แต’: แดฌหกแตƒแตสธ

Sirfidi su Taraxacum officinale