La svista di Aristotele

𝐋𝐨 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐒 𝐜𝐑𝐞?
𝘈𝘳π˜ͺ𝘴𝘡𝘰𝘡𝘦𝘭𝘦, naturalista, scienziato, considerato padre del pensiero filosofico occidentale (insieme a Platone e Socrate), nacque, visse e morΓ¬ in Grecia, nel IV secolo a.C. Nonostante la sua profonda e vastissima conoscenza del mondo naturale, prese un abbaglio colossale affermando che rondini e rane fossero espressione di una stessa specie. Osservando le rondini sparire a inizio inverno e riapparire in primavera, teorizzΓ² che queste, posandosi al termine della stagione autunnale su canneti in riva a corsi d’acqua, si trasformassero in rane. Questa metamorfosi avrebbe permesso loro di affrontare e superare i rigidi inverni, rifugiandosi in acqua. In primavera poi ne sarebbero riemerse per tornare rondini. La sua teoria sopravvisse fino al 18Β° secolo, addirittura col benestare di Carlo Linneo (medico, botanico e naturalista svedese), grazie alle testimonianze di alcuni pescatori che affermavano di aver osservato rondini vive, imprigionate sotto i ghiacci dei corsi d’acqua.
Una teoria scientifica resta tale, finchΓ© qualcuno non la confuta con metodi scientifici, verificabili e ripetibili.
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