Barba di capra

๐‹๐จ ๐ฌ๐š๐ฉ๐ž๐ฏ๐ข ๐œ๐ก๐ž?

In queste settimane vi ammorbo con numerosi spiegoni relativi a piante, fiorite per lo piรน. Ma devo sfruttare proprio le loro fioriture per farvele conoscere ed apprezzare.

Oggi tocca alla ๐™—๐™–๐™ง๐™—๐™– ๐™™๐™ž ๐™˜๐™–๐™ฅ๐™ง๐™– (๐˜ˆ๐˜ณ๐˜ถ๐˜ฏ๐˜ค๐˜ถ๐˜ด ๐˜ฅ๐˜ช๐˜ฐ๐˜ช๐˜ค๐˜ถ๐˜ด) di cui si notano le appariscenti pannocchie vaporose biancastre che colorano le zone collinari e montane delle regioni settentrionali italiane.

In Friuli VG รจ presente tra i 400 e 1400 mt. s.l.m. e la troviamo soprattutto lungo margini boschivi umidi, sponde di corsi d’acqua e pendici mai troppo soleggiate. Temperature estreme, sia calde che fredde, ne impediscono l’attecchimento e crescita.

Il nome generico deriva dal greco ‘แผ ฯฯฮณฮณฮฟฯƒ – erรฝngios’ (barba di capra) per la somiglianza dell’infiorescenza con le appendici pelose dell’animale. Il termine era in uso giร  nella letteratura romana, tanto che Plinio il Vecchio (I sec. a.C. – I sec d.C.) e Teofrasto (Grecia, IV sec. a.C. – III sec. a.C.) nominano la pianta svariate volte. Quello specifico, dal greco ‘ฮดฮนฯ‚ – dis’ (due volte) e ‘ฮฟแผฐฮบฮฏฮฑ – oikรญa’ (abitazione, casa) indica che i fiori maschili e femminili sono prodotti da piante diverse. Il genere comprende 12 specie e solo una di esse รจ presente allo stato naturale, la barba di capra, per l’appunto.

Altri nomi comuni che meritano di essere ricardati: ๐˜‰๐˜ข๐˜ณ๐˜ฃ๐˜ข ๐˜ฅ๐˜ช ๐˜Ž๐˜ช๐˜ฐ๐˜ท๐˜ฆ, ๐˜ˆ๐˜ด๐˜ฑ๐˜ข๐˜ณ๐˜ข๐˜จ๐˜ฐ ๐˜ฅ๐˜ช ๐˜ฎ๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ต๐˜ฆ, ๐˜Š๐˜ฐ๐˜ฅ๐˜ข ๐˜ฅ๐˜ช ๐˜ท๐˜ฐ๐˜ญ๐˜ฑ๐˜ฆ, ๐˜‰๐˜ข๐˜ฎ๐˜ฃ๐˜ฆ ๐˜ณ๐˜ฐ๐˜ด๐˜ด๐˜ฆ, ๐˜Œ๐˜ณ๐˜ฃ๐˜ข ๐˜ค๐˜ข๐˜ฏ๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ข, ๐˜ˆ๐˜ด๐˜ฑ๐˜ข๐˜ณ๐˜ข๐˜จ๐˜ฐ ๐˜ฅ๐˜ช ๐˜ฃ๐˜ฐ๐˜ด๐˜ค๐˜ฐ, ๐˜™๐˜ฐ๐˜ด๐˜ข ๐˜ฅ๐˜ช ๐˜š๐˜ข๐˜ฏ ๐˜Ž๐˜ช๐˜ฐ๐˜ท๐˜ข๐˜ฏ๐˜ฏ๐˜ช, ๐˜š๐˜ฑ๐˜ข๐˜ณ๐˜ป๐˜ช

La pianta era apprezzata nei tempi passati per la commestibilitร  dei ๐™œ๐™ž๐™ค๐™ซ๐™–๐™ฃ๐™ž ๐™œ๐™š๐™ง๐™ข๐™ค๐™œ๐™ก๐™ž, di colore rossastro, posti alla base delle radici. Questi vanno raccolti solo a primavera, perchรจ con il progressivo aumento delle temperature ambientali, i germogli accumulano sostanze tossiche (glicosidi cianogenetici) che li rendono non piรน edibili. Sono, quando commestibili, apprezzati in frittate o conservati sott’olio, dopo opportuna lessatura. Raccomando sempre di raccogliere solo ciรฒ che si conosce alla perfezione o di farsi accompagnare da personale esperto.

Attenzione che a maneggiare la pianta a lungo senza protezione, si anneriscono i polpastrelli.

Secondo la medicina popolare, le proprietร  della pianta sarebbero: antipiretiche, febbrifughe, espettoranti e astringenti. In passato la radice grattugiata fresca era utile per lenire il dolore da puntura di vespa. L’infuso, sempre ricavato dalla radice, combatteva dolori di stomaco, diarrea, eccessiva minzione e gonorrea. Con gli impacchi di radice di alleviavano i dolori articolari e il gonfiore dei piedi. La fitoterapia moderna non ne fa piรน un uso regolare.

Invece di recente la pratica del ๐™œ๐™ž๐™–๐™ง๐™™๐™ž๐™ฃ๐™–๐™œ๐™œ๐™ž๐™ค ha rivalutato ampiamente l’uso della barba di capra, per la vistosa e prolungata fioritura e la resistenza alle intemperie.

Il ๐™›๐™ค๐™ก๐™ ๐™ก๐™ค๐™ง๐™š ๐™ฅ๐™ค๐™ฅ๐™ค๐™ก๐™–๐™ง๐™š ci regala due brevi aneddoti che riporto.

La pianta รจ consacrata al dio pagano del Sole e possiede poteri protettivi per gli uomini dalle streghe, dagli spiriti maligni e pure dai fulmini.

Ma รจ associata anche a San Giovanni Battista, che riposandosi la notte del solstizio d’estate, ha dormito su un comodo e morbido giaciglio formato dalle vaporose pannocchie fiorite della barba di capra.

La presenza sporadica in alcune aree italiane la pone sotto ๐™ฉ๐™ช๐™ฉ๐™š๐™ก๐™– ๐™ง๐™š๐™œ๐™ž๐™ค๐™ฃ๐™–๐™ก๐™š e ne vieta la raccolta e la distruzione.

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Barba di capra, Aruncus dioicus, infiorescenza
Barba di capra, Aruncus dioicus, infiorescenza
Barba di capra, Aruncus dioicus, germoglio
Barba di capra, Aruncus dioicus, germoglio