๐๐จ ๐ฌ๐๐ฉ๐๐ฏ๐ข ๐๐ก๐?
Impossibile non notarlo, il ๐๐๐ง๐๐ค ๐๐๐ ๐ก๐๐ฃ๐๐๐ค๐ก๐ (๐๐ช๐ฑ๐ด๐ข๐ค๐ถ๐ด ๐ง๐ถ๐ญ๐ญ๐ฐ๐ฏ๐ถ๐ฎ) fiorito o in fase di sfioritura. Ha un aspetto singolare e dimensioni notevoli. La peculiare forma della sua infiorescenza ha scatenato la fantasia popolare dei nostri antenati tanto da assegnare alla pianta un “nomen omen” scientifico che ne ha segnato il destino fino ai giorni nostri.
Esistono aziende che utilizzano ancora le infiorescenze secche per lavorare fibre nobili e produrre tessuti pregiati. Date un’occhiata qui: https://www.piacenza1733.com/it/lanificio/#finissaggio . Il tipo “ricciolo” del Panno Casentino in alcuni casi si ottiene ancora con questi metodi tradizionali (la “cardatura”), con i capolini montati su nastri meccanizzati.
Il nome del genere proviene dal greco ฮดฮนฯฮฑ dรญpsaย = sete, in riferimento alla conchetta che le foglie formano presso il loro inserimento sul fusto. Nella conchetta puรฒ raccogliersi acqua, che risulta essere vitale specie in zone steppiche, dove il cardo dei lanaioli cresce nonostante non sia il suo optimum. Il nome specifico invece รจ di origine etrusco/latina (fullonum = lavandaio e, per estensione successiva, cardatore) e indica il luogo in cui nel medioevo si eseguiva il finissaggio delle stoffe (fullonica). In Friuli VG รจ chiamato “๐ด๐จ๐ข๐ณ๐ป”, per restare in tema, mentre altri nomi comuni sono “scardaccione selvatico” e “cardo”, pur non appartenendo alla famiglia dei cardi. Follonica (comune grossetano), pare, tragga il toponimo dall’attivitร dei ‘fullones’, gli addetti alla lavorazione della lana.
La pianta รจ originaria dell’Eurasia e Nordafrica, ma รจ presente anche in America, Africa,ย Australiaย eย Nuova Zelanda, dove รจ stata introdotta erroneamente ed รจ spesso infestante. Cresce bene lungo strade ruderali, coltivi abbandonati, terreni incolti e preferisce suoli umidi, ma ben drenati, argillosi e ricchi di composti azotati.
Puรฒ raggiungere e superare i 2 metri di altezza, presenta un fusto robusto coperto di spine, grandi foglie strette e lunghe, nervate centralmente sul retro e spinose pure esse, con numerose infiorescenze. Queste, di forma ovale, possono misurare fino a 10 cm di lunghezza e presentano fiori inizialmente color malva, che si scuriscono fino al porpora nei giorni successivi. La peculiaritร della fioritura รจ che inizia nella parte centrale dell’infiorescenza (per semplificare: lungo l’equatore del capolino). I fiori maturano poi in successione spostandosi simmetricamente verso l’apice superiore e inferiore (i poli), lasciando sempre solo due fasce di fori aperti. Questa strategia, dello ๐ด๐ง๐ข๐ด๐ข๐ฎ๐ฆ๐ฏ๐ต๐ฐ ๐ต๐ฆ๐ฎ๐ฑ๐ฐ๐ณ๐ข๐ญ๐ฆ ๐ฆ ๐ฑ๐ณ๐ฐ๐จ๐ณ๐ฆ๐ด๐ด๐ช๐ท๐ฐ ๐ฅ๐ฆ๐ญ๐ญ’๐ข๐ฏ๐ต๐ฆ๐ด๐ช (il periodo in cui il fiore รจ completamente aperto), favorisce la fecondazione.
Le ๐๐ง๐๐ฉ๐ฉ๐๐ (foglie modificate, che hanno lo scopo di proteggere il fiore, avvolgendolo) sono acute e sporgenti e, seccandosi, formano una struttura uncinata. Questa ha lo scopo di espellere a mรฒ di catapulta gli acheni (il frutto secco della pianta) al minimo sfioro da parte di animali in transito.
I ๐จ๐๐ข๐, oltre a disperdere il corredo genetico delle piante genitrici, rappresentano un importante risorsa di cibo invernale per gli uccellini stanziali.
Dicevo delle ๐๐ค๐๐ก๐๐, che trattengono piccole ma importanti risorse idriche. Leggende narrano di pellegrini incauti che attraversando lande steppiche si fossero salvati solo bevendo le poche gocce di acqua raccolte nelle coppette fogliari. Esperimenti recenti hanno evidenziato invece come l’acqua piovana riduca le capacitร di risalita lungo lo stelo delle nocive afidi. Ma hanno anche affermato che il cardo dei lanaioli sia una ๐๐๐ง๐ฃ๐๐ซ๐ค๐ง๐ ๐ฅ๐๐ง๐ฏ๐๐๐ก๐. Gli insetti che rimangono accidentalmente intrappolate nelle coppette di raccolta dell’acqua diventano nutrimento per la pianta stessa. La maggiore o minore presenza di insetti influisce direttamente sul grado di crescita del cardo.
Ovviamente anche elfi e fate si erano accorti di questa peculiaritร e ne bevevano in gran quantitร (per le loro dimensioni) perchรฉ ritenuta magica. ๐๐ฆ๐ฏ๐ฆ๐ณ๐ฆ, pare, si lavasse nell’acqua trattenuta nelle coppette, tanto che il nome antico della pianta era ๐๐ข๐ท๐ข๐ค๐ณ๐ถ๐ฎ ๐ท๐ฆ๐ฏ๐ฆ๐ณ๐ช๐ด. Da un testo di credenze popolari tedesco riporto questo aneddoto: nel capolino vive un verme. Se si soffre di dolori dentali bisogna chiedere a un conoscente di schiacciare il verme tra le proprie dita. Il verme rilascerร una scossa elettrica che caricherร la persona incaricata dell’atto violento. La carica elettrica potrร poi essere trasmessa al sofferente che verrร istantaneamente guarito da ogni affezione dentale.
Invece in Scozia esiste un ordine cavalleresco detto โ๐ฅ๐ฆ๐ญ ๐ค๐ข๐ณ๐ฅ๐ฐโ (The Most Ancient and Most Noble Order of the Thistle), fondato nel lontano 1687 da Giacomo VII di Scozia. Il suo simbolo รจ rappresentato da un collare dโoro di cardi e germogli di ruta, a cui รจ appeso un medaglione con lโeffige di S. Andrea, protettore dellโordine, la cui sede รจ la chiesa di St. Giles a Edimburgo. Il cardo (non del lanaiolo) รจ anche il fiore nazionale della Scozia.
La medicina popolare ha utilizzato il cardo in mille modi. Eccovi alcune “ricette” (da assumere sempre sotto controllo medico).
โ Per facilitare la digestione e come diuretico si infondono 30 g di radici in 1 litro di acqua bollente per 10 minuti; si filtra, si lascia intiepidire e si beve un bicchiere dopo i pasti senza dolcificare.
โ Si puรฒ preparare un digestivo alcolico; si infondono 40 g di radici in 1 litro di alcol alimentare o di grappa per 15 giorni in un barattolo di vetro scuro esposto al sole e scosso ogni giorno; si aggiungono a questo punto 70 g di zucchero, si pongono al sole per altri 15 giorni scuotendo giornalmente il barattolo; si filtra poi e si imbottiglia conservando la bottiglia in luogo fresco e buio; non bisogna consumare prima di un mese dallโimbottigliamento. Allโoccorrenza, un bicchierino dopo i pasti.
โ Per depurare lโorganismo si possono infondere 20g di radici in 1 l di acqua bollente per 10 minuti, si filtra, si lascia intiepidire e si beve un bicchiere ogni mattina a digiuno senza dolcificare, il tutto per tre settimane. Si sospende poi per due settimane e si ripete il ciclo di tre settimane. Lโassunzione รจ consigliata due volte lโanno, in aprile e in ottobre.
โ Per combattere lโacne giovanile si puรฒ preparate un decotto facendo bollire per 10 minuti 50 g di radici in 1 litro di acqua; si fa raffreddare, si filtra e si bevono due tazze al giorno addolcendo con miele di acacia o di tarassaco.
โ Contro gli eczemi e la pelle screpolata si possono fare bollire per 10 minuti 40 g di radici secche in 1 litro di acqua; si filtra e si lascia intiepidire; si bevono due tazze al giorno addolcendo con miele di acacia o di tarassaco.
Anche la cucina tradizionale ne riconosce le peculiaritร alimentari. Le coste ancora tenere, private delle spine, vanno bollite e condite con olio e succo di limone. Oppure crude, in aggiunta ad erbe commestibili primaverili. Deve piacere il gusto amaro e deciso.
Un uso prettamente ornamentale vuole la le infiorescenze secche presenti come elementi decorativi di eleganti composizioni autunnali, accanto a rami di bacche, cortecce, foglie multicolori. Diamo spazio alla fantasia.
Termino lo spiegone con un invito: provate ad osservare dall’alto la disposizione e la ๐จ๐๐ฆ๐ช๐๐ฃ๐ฏ๐ ๐๐๐ ๐๐๐ค๐ง๐๐ก๐ก๐๐ฃ๐ sull’infiorescenza. Vi ricorda qualcosa? Fibonacci?
แถ แตแตแต: แดฌแถแตแตแตหกแตโฟแตแตสณแตแต