Castello Valdajer

𝐋𝐨 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐢 𝐜𝐡𝐞?

In comune di Treppo Ligosullo, piccolo paesino delle Alpi Carniche, si trova il 𝘾𝙖𝙨𝙩𝙚𝙡𝙡𝙤 𝙑𝙖𝙡𝙙𝙖𝙟𝙚𝙧.

Le prime notizie riguardanti la costruzione di un edificio risalgono al metà del XV secolo, quando il colonnello Corrado IV Von Kreig, barone del Sacro Romano Impero e comandante del forte militare di Osoppo nella guerra tra Austria e Repubblica Veneta, salì al pianoro restandone incantato; decise quindi di edificarvi un baluardo difensivo. Il cognome dell’ufficiale austriaco venne poi adattato alla parlata locale (Kraighers) e infine italianizzato in Craighero. Ad oggi quello è il cognome più diffuso nel paese.

Il figlio del comandante, tale Leonardo di Corrado de Craigher, decise, nel 1488, di adattare il baluardo a dimora residenziale. Fissò l’evento nella chiave di volta all’ingresso del castello, facendovi scalpellare le sue iniziali “L. e C.” e la data 1488.

La pietra “firmata” dal primo proprietario residenziale resterà in sede fino alla sua asportazione, ad opera dell’ultimo erede, Corrado Craigher, quando questo si trasferirà a Stockford (Monaco di Baviera) a metà del XX secolo.

Torniamo alla storia meno recente.

Nel 1839 Jacopo Nicolò Craigher ricostruì il castello sulle vecchie mura, per adibirlo a residenza estiva. L’architettura assunse lo stile neogotico di tipo tedesco e la magione ospitò numerose personalità del mondo degli affari e più generalmente di quello mitteleuropeo.

Successivamente l’edificio fu notevolmente ampliato nel 1880 dal barone Dionisio Craigher “de Jachelutta”, marito di Amelia von Flotw.

Si dice che in quel periodo vi abbia soggiornato in forma privata l’imperatore Francesco d’Asburgo.

Seguì poi la decadenza della struttura, con l’incendio del 1917 ad opera delle truppe italiane in ritirata. Vi fu una ricostruzione ad opera del senatore Pier Silverio Leicht (parente del barone Corrado Craigher) con i finanziamenti dei danni di guerra. Lo stile torna sobrio, le linee regolari.

Il nobile Orgnani di Tricesimo acquistò l’edificio nel 1972 e lo trasformò in castello-albergo, cedendolo successivamente ai fratelli Altan di Ramuscello, i quali lo usano come struttura turistica.

Nel 2020 l’edificio, dopo anni di abbandono e rovina, è stato messo in vendita per la cifra di 512’000 €.

Ultima curiosità; il toponimo ‘Valdajer’ deriva dal nome di una giovane donzella (“Volaia”) che irretiva e traviava i giovanotti del luogo.

ᶠᵒᵗᵒ: ᶜᵒᵐᵐᵒⁿˢ.ʷⁱᵏⁱᵐᵉᵈⁱᵃ.ᵒʳᵍ/ʷ/ⁱⁿᵈᵉˣ.ᵖʰᵖ?ᶜᵘʳⁱᵈ⁼¹⁵⁹⁶⁶²³⁰

il castello prima dell’incendio