Cereali a Sauris

๐‹๐จ ๐ฌ๐š๐ฉ๐ž๐ฏ๐ข ๐œ๐ก๐ž?

ESTRATTO DI UNA DIDASCALIA PRESENTE ALย CENTRO ETNOGRAFICOย DI SAURIS

๐™‚๐™ง๐™–๐™ฃ๐™–๐™œ๐™ก๐™ž๐™š ๐™จ๐™š๐™ข๐™ž๐™ฃ๐™–๐™ฉ๐™š ๐™š ๐™ข๐™–๐™˜๐™ž๐™ฃ๐™–๐™ฉ๐™š ๐™– ๐™Ž๐™–๐™ช๐™ง๐™ž๐™จ.

Fino alla metร  del ‘900 a Sauris venivano seminati diversi cereali: orzo, frumento, grano saraceno, segale e avena. Verso la fine di aprile – inizi di maggio si araba e si seminava. In tempi piรน lontani si arava prevalentemente con i buoi, in seguito piรน con i cavalli. L’๐™–๐™ง๐™–๐™ฉ๐™ง๐™ค andava avanti e indietro in senso longitudinale e voltava una zolla alla volta. Gli zappatori dissodando immediatamente la zolla con la zappa. Successivamente si erpicava con l’๐™š๐™ง๐™ฅ๐™ž๐™˜๐™š per pulire la terra dalle radici, si spargevano le sementi sementi, che poi venivano interrate col ๐™ง๐™–๐™จ๐™ฉ๐™ง๐™š๐™ก๐™ก๐™ค, e nello stesso tempo veniva ripianata la terra. Quando il seminato era cresciuto di circa 10 – 15 cm, si dovevano estirpare le erbacce e poi si lasciavano crescere e maturare le spigheย 

Verso la fine di settembre – inizi di ottobre si metteva. Per lo piรน le donne tagliavano col falcetto a mezzaluna, piegate in due per ore e ore, facendo covoni tutti uguali. I giovanissimi, femmine e maschi, aiutavano legando i covoni e mettendoli in piedi a gruppi (quattro – cinque per ogni gruppo e due piegati sopra a mรฒ di tettuccio). I gruppi rimanevano poi sul campo fino a quando i gambi e le spighe erano ben secchi. Quando il tempo era cattivo, si portavano a seccare nel del fienile.

In novembre si “batteva”. Si stendevano i covoni sul pavimento del fienile e si batteva sopra le spighe col correggiato fino a quando i chicchi si liberavano dalla spiga e dalle ariste. La paglia veniva poi tagliata corta con la taglierina per usarla come lettiera delle bestie.

Le granaglie dovevano poi essere pulite dalle reste, dalla paglia che ancora vi era mischiata, e da quant’altro poteva esserci dentro. Per pulirle venivano usati i seguenti attrezzi: ๐™ž๐™ก ๐™ซ๐™–๐™œ๐™ก๐™ž๐™ค, ๐™ž๐™ก ๐™ซ๐™–๐™œ๐™ก๐™ž๐™ค ๐™ฉ๐™ง๐™š๐™ฃ๐™ฉ๐™ž๐™ฃ๐™ค, ๐™ž๐™ก ๐™ซ๐™š๐™ฃ๐™ฉ๐™ž๐™ก๐™–๐™—๐™ง๐™ค e ๐™ž๐™ก ๐™จ๐™š๐™ฉ๐™–๐™˜๐™˜๐™ž๐™ค. Col vaglio si riusciva a togliere il grosso. Con il vaglio trentino si puliva piรน finemente. Col ventilabro si ventilava e si ripuliva ancora meglio i chicchi. Col setaccio si setacciava per togliere le piccole palline (semi) che c’erano sempre mischiate ai granelli e i piccoli sassolini. Il ventilabro si usava cosรฌ: si raccoglievano poco meno di mezza pala di granelli e si gettavano verso un lenzuolo da fieno appeso alla parete in fondo al fienile. I granelli, ma anche i sassolini e altri semi che erano piรน pesanti, volavano piรน lontano, verso il lenzuolo e le cose piรน leggere rimanevano indietro. Cosรฌ le granaglie rimanevano ben pulite.

Durante l’inverno era poi portato al mulino. L’orzo era mondato e usato per minestre o tostato per il caffรจ. Il frumento, la segale, il grano saraceno erano macinati e usati per pane, focacce azzime e altri alimenti. L’avena era data agli animali.

๐™ต๐šŽ๐š›๐š›๐šŠ๐š—๐š๐šŽ ๐š‚๐šŒ๐š‘๐š—๐šŽ๐š’๐š๐šŽ๐š› ๐šŽ ๐šŠ๐š•๐šž๐š—๐š—๐š’ ๐š๐šŽ๐š• ๐šŒ๐š˜๐š›๐šœ๐š˜ ๐š๐š’ ๐šŒ๐šž๐š•๐š๐šž๐š›๐šŠ ๐š•๐š˜๐šŒ๐šŠ๐š•๐šŽ. ๐š‚๐šŒ๐šž๐š˜๐š•๐šŠ ๐šŽ๐š•๐šŽ๐š–๐šŽ๐š—๐š๐šŠ๐š›๐šŽ ๐š๐š’ ๐š‚๐šŠ๐šž๐š›๐š’๐šœ. ๐™ฐ๐š—๐š—๐š˜ ๐šœ๐šŒ๐š˜๐š•๐šŠ๐šœ๐š๐š’๐šŒ๐š˜ ๐Ÿท๐Ÿฟ๐Ÿฟ๐Ÿธ/ ๐Ÿท๐Ÿฟ๐Ÿฟ๐Ÿน

Lavorazione dei campi seminati a cereali a Sauris, 1950 circa (IPAC)
Lavorazione dei campi seminati a cereali a Sauris, 1950 circa (IPAC)

ESTRATTO DI UNA DIDASCALIA PRESENTE ALย CENTRO ETNOGRAFICOย DI SAURIS

๐™‡๐™– ๐™—๐™–๐™ฉ๐™ฉ๐™ž๐™ฉ๐™ช๐™ง๐™– ๐™™๐™š๐™ก๐™ก’๐™ค๐™ง๐™ฏ๐™ค.

Fra ottobre e novembre, sul pavimento del fienile, sopra la stalla, si procedeva alla battitura dei fasci di. orzo con il correggiato (๐˜ฅ๐˜ณ๐˜ช๐˜ด๐˜ค๐˜ฉ๐˜ญ). Il lavoro era svolto generalmente dalle donne: in tre, battendo a ritmo alternato. Seguiva la filtrazione con crivelli di varie dimensioni (๐˜ฅ๐˜ฆ ๐˜ณ๐˜ข๐˜ช๐˜ต๐˜ฆ๐˜ณ) e l’eliminazione della pula per ventilazione, con la pala di legno e con il vaglio (๐˜ด๐˜ค๐˜ฉ๐˜ฃ๐˜ช๐˜ฏ๐˜จ๐˜ฆ).

“๐˜ ๐˜จ๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ช ๐˜ค๐˜ฉ๐˜ฆ ๐˜ฑ๐˜ช๐˜ถ’ ๐˜ท๐˜ช ๐˜ข๐˜ญ๐˜ญ๐˜ช๐˜จ๐˜ฏ๐˜ข๐˜ฏ๐˜ฐ” – nelle terre di Sauris, agli inizi dell’Ottocento – “๐˜ด๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ฐ ๐˜ญ๐˜ข ๐˜ง๐˜ข๐˜ท๐˜ข, ๐˜ญ’๐˜ฐ๐˜ณ๐˜ป๐˜ฐ ๐˜ฆ ๐˜ญ๐˜ข ๐˜ฎ๐˜ช๐˜ด๐˜ต๐˜ถ๐˜ณ๐˜ข ๐˜ฅ๐˜ช ๐˜ด๐˜ฆ๐˜จ๐˜ข๐˜ญ๐˜ข”; “๐˜ช๐˜ฏ ๐˜ฒ๐˜ถ๐˜ข๐˜ฏ๐˜ต๐˜ฐ ๐˜ญ๐˜ฆ ๐˜ฑ๐˜ข๐˜ต๐˜ข๐˜ต๐˜ฆ ๐˜ช๐˜ฏ ๐˜ฑ๐˜ข๐˜ณ๐˜ต๐˜ฆ ๐˜ด๐˜ช ๐˜ค๐˜ฐ๐˜ญ๐˜ต๐˜ช๐˜ท๐˜ข๐˜ฏ๐˜ฐ, ๐˜ฆ๐˜ฅ ๐˜ช๐˜ฏ ๐˜ฑ๐˜ข๐˜ณ๐˜ต๐˜ฆ ๐˜ฏ๐˜ฐ’, ๐˜ฏ๐˜ฐ๐˜ฏ ๐˜ข๐˜ท๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ฅ๐˜ฐ ๐˜ต๐˜ฆ๐˜ฎ๐˜ฑ๐˜ฐ ๐˜ฅ’๐˜ข๐˜ท๐˜ท๐˜ข๐˜ฏ๐˜ต๐˜ข๐˜จ๐˜จ๐˜ช๐˜ฐ”. Cosรฌ nel 1807, ed รจ il primo cenno della lenta e timida introduzione della patata nell’alta valle del Lumiei.

Anche alla patata si dovrร  poi, nel corso della del secolo, l’avvio della crescita demografica che portรฒ la popolazione di Sauris dai 501 abitanti del 1797 ai 665 del 1857, e alla ulteriore crescita successiva. Ma l’orzo, la fava e gli altri cereali estivi di montagna continuarono ad essere coltivati fin dentro il Novecento.

L’abbandono di queste coltivazioni portรฒ, in tempi piรน recenti, alla sparizione del panorama di Sauris delle rastrelliere o ‘seccaiole’ (๐˜ฌ๐˜ฉ๐˜ฆ๐˜ช๐˜ด๐˜ฏ): le altre strutture in legno a traverse orizzontali che ancora si osservano nel paesaggio della Carinzia e della Carniola.ย 

Ventilabro e correggiato, lavorazione dei cereali
Ventilabro e correggiato, lavorazione dei cereali