Ciclamino

๐‹๐จ ๐ฌ๐š๐ฉ๐ž๐ฏ๐ข ๐œ๐ก๐ž?

I boschi di latifoglie si stanno lentamente spogliando, a terra si notano i primi timidi tappeti di foglie color ruggine. Ma non รจ l’unico colore presente nel sottobosco: il viola la fa da padrona. Specie nelle faggete, dove i raggi solari di rado raggiungono il terreno. Ma anche i blocchi carsici offrono spazi e protezione adatti alla crescita del fiore simbolo della tarda estate: il ๐™˜๐™ž๐™˜๐™ก๐™–๐™ข๐™ž๐™ฃ๐™ค ๐™™๐™š๐™ก๐™ก๐™š ๐˜ผ๐™ก๐™ฅ๐™ž (๐˜Š๐˜บ๐˜ค๐˜ญ๐˜ข๐˜ฎ๐˜ฆ๐˜ฏ ๐˜ฑ๐˜ถ๐˜ณ๐˜ฑ๐˜ถ๐˜ณ๐˜ข๐˜ด๐˜ค๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ด).

E’ presente nelle regioni settentrionali italiane e ha scelto le zone in ombra come suo habitat. Cresce rigoglioso su substrati calcarei, ad altitudini comprese tra 0 e 1800 mt. s.l.m. Accennavo alle faggete, ma vegeta bene anche in boschi misti di carpini, querce e betulle. Invece si tiene alla larga da peccete e abetaie, che presentano un suolo troppo acido.

La fioritura, secondo illustri siti botanici, si concentra tra giugno e settembre. Ma per esperienza personale, contesto velatamente questa indicazione. Ho visto cuscini di ciclamini in fiore giร  a fine aprile e prolungarsi ben oltre ottobre. Ma le “fioriture pazze” interessano ormai parecchie specie di vegetali.

Il nome del genere deriva dal greco ‘ฮบฯฮบฮปฮฟฯ‚’ cรฝclos o ‘ฮบฯฮบฮปฮฑ’ cรฝcla = cerchio, forse per la forma della corolla; quello specifico rivela invece il colore della pagina inferiore delle foglie di ciclamino: rosso purpureo, per l’appunto. Il friulano, come sempre, offre un ampio ventaglio di nomi comuni: Baciare, Cjapielut di predi, Pampurcin, Scarpin da Madone.

Non mi dilungo troppo sulla descrizione morfologica della pianta; penso che chiunque ne conosca l’aspetto e la riconosca con estrema facilitร . Brevemente: le foglie formano una rosetta alla base della pianta, sono cuoriformi, di colore verde scuro con screziature piรน chiare, losangate, che seguono il margine fogliare, sulla pagina superiore; quella inferiore รจ di colore rossastro, con tonalitร  che virano al violaceo.

Il fiore presenta tutte le tonalitร  dal rosa al viola intenso, in relazione alla composizione chimica del suolo e all’esposizione alla luce solare. Emana un gradevole odore simile al mughetto; quando i cuscini di ciclamini sono densamente fioriti, l’odore puรฒ diventare addirittura stucchevole. I frutti, che crescono nell’anno successivo alla fecondazione del fiore, sono capsule sferiche, poste in cima al peduncolo (lo stelo, per capirci, del fiore) che tende ad arricciarsi a spirale e ad inclinarsi. Questo per permettere alla capsula, contenente i semi, di raggiungere il terreno e maturare sotto terra.

Le radici sono tuberi globosi, da cui dipartono numerose radichette. Giustamente, per quanto sia affascinante il fiore e piacevole il suo profumo, la pianta ha pure qualche difetto: il tubero รจ molto ๐™ฉ๐™ค๐™จ๐™จ๐™ž๐™˜๐™ค per la presenza di saponine, chiamate ๐˜ค๐˜ช๐˜ค๐˜ญ๐˜ข๐˜ฎ๐˜ช๐˜ฏ๐˜ฆ. Ma non per cinghiali e istrici che ne vanno ghiotti e non riportano alcun danno dal consumo, anche abbondante, della radice. Il nome popolare “Pampurcin” รจ in tal senso illuminante.

Nonostante la tossicitร , il tubero fu utilizzato per svariati scopi dalla medicina popolare. La polvere essiccata, o la radice ancora fresca, servivano per abortire (Plinio il Vecchio, I sec. d.C. sconsigliava alle donne in dolce attesa di camminare sui ciclamini), purgare, regolare il flusso mestruale, eliminare i vermi dall’intestino. Se ne consigliava comunque un’assunzione “moderata”. L’eventuale avvelenamento per ingestione puรฒ causare salivazione eccessiva, nausea, vomito, dolori addominali, emolisi, convulsioni e vertigini. Nei casi molto gravi si puรฒ verificare una paralisi respiratoria. La letteratura medica indica in 8 bulbi la dose letale per un uomo adulto.

Impacchi di tubero alleviavano i dolori da ustioni, rallentavano l’incedere della calvizie e impedivano il formarsi di geloni su mani e piedi.

Ricordo che tutte le varietร  di ciclamini, anche quelle ornamentali, sono tossiche; occorre quindi prestare attenzione a come si maneggiano e ad evitare che gli animali domestici ne ingeriscano parti vegetali.

Oltre alla medicina popolare, anche il folklore ha fatto ampio uso della pianta. Fin dall’antichitร  si credeva che il ciclamino potesse allontanare i serpenti e i malefici, per cui lo si piantava nei pressi di abitazioni e lungo le strade di accesso ai paesi. Petali essiccati, intrecciati a formare collane e coroncine, venivano indossati per proteggersi dai malocchi.

I pescatori mescolavano la polvere essiccata alla pastura gettata in acqua, con lo scopo di attirare e stordire i pesci.

Per contro, giร  Teofrasto (371 a.C. โ€“ 287 a.C.) gli attribuisce poteri afrodisiaci, capace di risvegliare i sensi e favorire il concepimento. Nel medioevo divenne addirittura pianta peccaminosa, foriera di perdizione e lussuria perchรฉ dal bulbo si ottenevano filtri d’amore. Le leggende popolari associano il ciclamino alla femminilitร , molto probabilmente per la forma tubulare del fiore, con l’apertura rivolta verso il basso, che ricorderebbe l’utero.

Al giorno d’oggi il ciclamino รจ una delle specie vegetali piรน piantate negli ombreggiati giardini rocciosi o invasati ad ornare i balconi e le terrazze. Le prime documentazioni scritte, che trattano della pianta ad uso ornamentale, risalgono al 1596.

Ultima avvertenza: fate attenzione a regalarlo a persone a cui tenete. Nel linguaggio dei fiori il ciclamino indica ๐™™๐™ž๐™›๐™›๐™ž๐™™๐™š๐™ฃ๐™ฏ๐™–.

Ciclamini su blocco carsico, monte Pala
Ciclamini su blocco carsico, monte Pala