Cimice assassina

𝐋𝐨 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐒 𝐜𝐑𝐞?

Alla perseverante ricerca di “un buon motivo” da assegnare all’esistenza delle cimici (o pujese), ho fatto la conoscenza con il soggetto che vedete in foto. Si tratta di π˜™π˜©π˜Ίπ˜―π˜°π˜€π˜°π˜³π˜ͺ𝘴 π˜ͺ𝘳𝘒𝘀𝘢𝘯π˜₯𝘢𝘴, chiamata amichevolmente anche π™˜π™žπ™’π™žπ™˜π™š π™–π™¨π™¨π™–π™¨π™¨π™žπ™£π™–, un insetto appartenente alla famiglia π˜™π˜¦π˜₯𝘢𝘷π˜ͺπ˜ͺπ˜₯𝘒𝘦.

L’ho immortalata a fatica, visto che aveva la tendenza a gettarmisi contro il cellulare, a confermare un caratterino suscettibile.

Ma come mai ha questa brutta reputazione? Innanzitutto dobbiamo sapere che Γ¨ presente su tutto il territorio italiano, isole comprese. Vive in zone erbose, prati e siepi, ma io l’ho incontrata lungo i muri spogli di un rudere piuttosto esposto e privo di vegetazione.

Ha 3 paia di zampe contraddistinte da segmenti neri e rossi ed un paio di ali che ovviamente usa per spostarsi tra la vegetazione. La struttura delle ali Γ¨ in parte sclerificata, cioΓ¨ rigida, nella parte anteriore. Nella sezione posteriore sono membranose e adatte al volo. Ha anche un paio di lunghe antenne nere che diventano un po’ piΓΉ chiare alle estremitΓ . La testa Γ¨ piccola mentre il corpo, massiccio e lungo, ha una lunghezza che va da 1,2 cm ad 1,6 cm.

La sua livrea, decisamente 𝙖π™₯π™€π™¨π™šπ™’π™–π™©π™žπ™˜π™–, avverte i potenziali predatori della sua indole poco remissiva. Ovviamente c’Γ¨ di piΓΉ. Non si nutre, come le sue cugine deplorate, di vegetali (frutta e foglie), ma di altri insetti, ragni, bruchi, scarafaggi e imenotteri. Oppure, in tempi di magra, delle proprie larve.

Pratica caccia di agguato: si nasconde tra gli steli erbosi e assalta le vittime arpionandole con le zampe anteriori (dette 𝘱𝘳𝘰𝘡𝘰𝘳𝘒𝘀π˜ͺ𝘀𝘩𝘦) dotate di uncino. Poi le infilza col lungo e potente rostro e inietta nella vittima una π™©π™€π™¨π™¨π™žπ™£π™– π™žπ™’π™’π™€π™—π™žπ™‘π™žπ™―π™―π™–π™£π™©π™š. Oltre a impedire ogni suo movimento, la tossina inizia fin da subito a sciogliere gli organi interni della preda. Alla cimice assassina non resta che risucchiare tramite il rostro i liquidi, ricchi di sostanze nutritive, prodotti da quella che Γ¨ chiamata π™™π™žπ™œπ™šπ™¨π™©π™žπ™€π™£π™š π™šπ™¨π™©π™šπ™§π™£π™–. Per darvi qualche dato: ci mette 3 secondi a uccidere uno scarafaggio, 10 secondi per un bruco.

Le femmine sono cacciatrici piΓΉ agguerrite dei maschi, per il maggiore dispendio energetico dovuto al processo riproduttivo. Infatti mamma assassina depone 30-50 uova, a piΓΉ riprese durante la stagione calda. L’incubazione dura 8 giorni e i cuccioli escono dalle uova completamente formati, lunghi 2 mm. Andranno incontro a 5-7 mute per un periodo di 2 mesi, prima di raggiungere lo stato adulto

Nonostante le misure contenute, l’insetto adulto rappresenta un reale pericolo anche per l’uomo. Il 𝙒𝙀𝙧𝙨𝙀, che non ha rilevanza medica in assenza di allergie, puΓ² essere piuttosto doloroso (superiore a quello causato dalla vespa), ma si risolve in qualche ora.

Proprio per la loro voracitΓ , le cimici assassine sono utili nella 𝙑𝙀𝙩𝙩𝙖 π™—π™žπ™€π™‘π™€π™œπ™žπ™˜π™–: se presenti nei nostri orti o giardini, l’uso di antiparassitari puΓ² essere ridotto decisamente.

Ultima curiositΓ : le odierne cimici sono identiche ai loro antenati che hanno vissuto sulla Terra 25 milioni di anni fa. Lo testimoniano reperti fossili risalenti a quell’epoca.

αΆ α΅’α΅—α΅’: ᡐⁱᡉ

Cimice assassina (π˜™π˜©π˜Ίπ˜―π˜°π˜€π˜°π˜³π˜ͺ𝘴 π˜ͺ𝘳𝘒𝘀𝘢𝘯π˜₯𝘢𝘴)
Cimice assassina (π˜™π˜©π˜Ίπ˜―π˜°π˜€π˜°π˜³π˜ͺ𝘴 π˜ͺ𝘳𝘒𝘀𝘢𝘯π˜₯𝘢𝘴)