Cimice

๐‹๐จ ๐ฌ๐š๐ฉ๐ž๐ฏ๐ข ๐œ๐ก๐ž?

Ho trovato lo spirito giusto per questo spiegone sulle ๐™˜๐™ž๐™ข๐™ž๐™˜๐™ž, a lungo covato e spesso ripensato. Cercando informazioni per quello sugli ordini di insetti, mi sono imbattuta in questo sito, molto esaustivo e completo: https://www.treviambiente.it/ambienteebiodiversita/gli-insetti/i-rincoti-o-emitteri/

Estraggo, per rendere la lettura piรน scorrevole e tenere alto l’interesse del lettore affezionato, i passaggi piรน stimolanti, riguardanti la presunta “utilitร ” delle cimici.

Sono ๐™ž๐™ข๐™ฅ๐™ค๐™ก๐™ก๐™ž๐™ฃ๐™–๐™ฉ๐™ค๐™ง๐™ž, non eccezionali, ma nel loro piccolo trasportano il seme maschile di alcuni piante all’ovulo femminile. Magari lo fanno involontariamente, ma in loro assenza, il processo vegetativo di alcune piante ne risentirebbe.

Sono ๐™ฅ๐™ง๐™š๐™™๐™–๐™ฉ๐™ค๐™ง๐™ž naturali di fitofagi (mangiatori di specie vegetali) dannosi. Nello specifico, difendono alcune colture dagli attacchi voraci di omotteri, tisanotteri, acari e piccoli artropodi in generale. Effettuano, in parole povere, il tanto auspicato controllo biologico naturale, che prevede la riduzione – o eliminazione – di fitosanitari.

Nello specifico, le “nostre” cimici verdi (๐˜•๐˜ฆ๐˜ป๐˜ข๐˜ณ๐˜ข ๐˜ท๐˜ช๐˜ณ๐˜ช๐˜ฅ๐˜ถ๐˜ญ๐˜ข o ๐˜—๐˜ข๐˜ญ๐˜ฐ๐˜ฎ๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ข ๐˜ฑ๐˜ณ๐˜ข๐˜ด๐˜ช๐˜ฏ๐˜ข) svolgono un ruolo ecologico importantissimo: quello di ๐™š๐™จ๐™จ๐™š๐™ง๐™š ๐™ข๐™–๐™ฃ๐™œ๐™ž๐™–๐™ฉ๐™š da altri insetti, aracnidi, uccelli (cince, codirossi), rettili e anfibi. Il motivo per cui non rappresentino un’elevata percentuale nella diete dei predatori appena elencati, lo si puรฒ comprendere abbastanza facilmente. Perรฒ in loro assenza, i detti predatori si accanirebbero su altre specie, che subirebbero un drastico calo nel numero di individui presenti in un dato territorio. Considerato che l’equilibro della catena trofica รจ delicato e soggetto a molte variabili, essere cibo per un’altra specie รจ una componente fondamentale.

E infine, le cimici fanno quello che gli riesce meglio: ๐™จ๐™ค๐™ฅ๐™ง๐™–๐™ซ๐™ซ๐™ž๐™ซ๐™ค๐™ฃ๐™ค e ๐™จ๐™ž ๐™ง๐™ž๐™ฅ๐™ง๐™ค๐™™๐™ช๐™˜๐™ค๐™ฃ๐™ค. E se hanno trovato nicchie ecologiche o habitat a loro congeniali, dove compiere entrambe le funzioni, oppure hanno subito adattamenti o evoluzioni adattative tali da rendergli la vita piรน agevole, allora รจ giusto (naturale) che facciano quello. Che poi รจ ciรฒ che facciamo pure noi ๐˜ฉ๐˜ฐ๐˜ฎ๐˜ฐ ๐˜ด๐˜ข๐˜ฑ๐˜ช๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ด, dandoci parecchie arie, perรฒ.

Potrei terminare lo spiegone qui, con un laconico: se al giorno d’oggi conviviamo con le cimici, gli dobbiamo almeno un certo rispetto perchรฉ sono sopravvissute a cataclismi, estinzioni di massa, cambiamenti climatici, hanno saputo adeguarsi alle nuove condizioni di vita e sanno perpetrare la loro stirpe.

Potrei affermare che domande del tipo “a cosa servono le/i *******?” siano superate da una visione moderna meno antropocentrica rispetto al passato. Perรฒ capisco che una risposta articolata e competente sia di grande aiuto per superare certi cortocircuiti cognitivi.

Ribalto la domanda: e se eliminassimo dalla faccia della Terra tutte le cimici? Siamo in grado di valutarne gli effetti. Intendo dell’estinzione di un’intera specie animale (o vegetale). Abbiamo le conoscenze per comprendere appieno il peso e il ruolo ecologico svolto dalle cimici? Possiamo prevedere con certezza chi occuperร  la nicchia ecologica lasciata libera dalle cimici estinte? Perchรฉ, se c’รจ qualcosa che lo studio delle estinzioni di massa ci ha insegnato, รจ che una specie estinta viene prontamente sostituita da un’altra, evidentemente piรน adatta alle nuove condizioni ambientali. E che se una specie preda o predatore viene a mancare nella rete trofica, tutti gli attori di quella rete trofica ne verranno interessati, con effetti a cascata difficilmente prevedibili a priori.

Provate a leggere questi spiegoni : tangia.it/i-passeri-cinesi/ e tangia.it/estinzioni-di-massa/; qualche spunto interessante di riflessione lo trovate di sicuro.

Studi recenti affermano ad oggi che sono state classificate 1,8 milioni di specie viventi, a fronte un numero ben maggiore (tra 4 e 100 milioni) di quelle ancora da scoprire e classificare. La nostra ignoranza รจ abissale, ammettiamolo.

E proprio perchรฉ ignoranti (che ignoriamo) dei complessi rapporti tra viventi (ciclo dei nutrienti, ciclo della materia e dell’energia, reti trofiche), forse dovremmo allargare la nostra visione di quella complessa e meravigliosa “creatura” che รจ la Natura. Siamo tutti tasselli di un enorme puzzle e siamo tutti tra noi collegati, con vari gradi di separazione. Ma nessuna specie vive, sopravvive e si riproduce per tornare utile ad un’altra.

แถ แต’แต—แต’: แต‚โฑแตโฑแต–แต‰แตˆโฑแตƒ โฝแดฐแตƒสณโฑแต˜หข แดฎแตƒแต˜ลพสธหขโพ แต‰ แต’แต–แต‰สณแตƒ แตˆโฑ แต–แต˜แต‡แต‡หกโฑแถœแต’ แตˆแต’แตโฑโฟโฑแต’

cimice verde ๐˜•๐˜ฆ๐˜ป๐˜ข๐˜ณ๐˜ข ๐˜ท๐˜ช๐˜ณ๐˜ช๐˜ฅ๐˜ถ๐˜ญ๐˜ข
cimice verde ๐˜•๐˜ฆ๐˜ป๐˜ข๐˜ณ๐˜ข ๐˜ท๐˜ช๐˜ณ๐˜ช๐˜ฅ๐˜ถ๐˜ญ๐˜ข
cimice verde ๐˜—๐˜ข๐˜ญ๐˜ฐ๐˜ฎ๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ข ๐˜ฑ๐˜ณ๐˜ข๐˜ด๐˜ช๐˜ฏ๐˜ข
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