𝐋𝐨 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐢 𝐜𝐡𝐞?
Nel comune collinare friulano di Moruzzo si trova la frazione di 𝘽𝙧𝙖𝙯𝙯𝙖𝙘𝙘𝙤 (Brazzà). Molti friulani associano il toponimo ai conti Savorgnan di Brazzà, che lungamente ci hanno vissuto, e al nome della capitale del Congo, Brazzaville. In effetti, fu Pietro Savorgnan di Brazzà, esploratore, filantropo, imprenditore e politico, a fondare quella che oggi è l’unica capitale africana ad aver mantenuto la denominazione di chiare origini europee.
Ma il mio spiegone parla della cognata, che come carattere, animo e spirito nulla aveva da invidiare alla stirpe dei nobili friulani.
𝘾𝙤𝙧𝙖 𝙎𝙡𝙤𝙘𝙤𝙢𝙗 nasce a New Orleans, in Louisiana, il 7 gennaio 1862, da genitori imprenditori, che la mandano giovanissima a viaggiare e studiare in Europa. Si dedica all’apprendimento delle lingue – tedesco, francese e italiano – e della pittura presso l’Accademia delle Belle Arti di Monaco di Baviera.
Il 18 ottobre del 1887 sposa a New York Detalmo Savorgnan di Brazzà (fratello di Pietro e Giacomo) e nel mese di dicembre la coppia si trasferisce a Brazzà. Cora prende immediatamente coscienza delle condizioni sociali ed economiche in cui versano le donne del piccolo centro rurale, basate su agricoltura di sussistenza, analfabetismo ed emigrazione. Sa che rendere autonome le donne, garantendo loro piccole entrate costanti e derivanti dal lavoro manuale specializzato, può sollevare le sorti di un intero nucleo famigliare. Per non parlare della tutela del patrimonio culturale che, di fronte all’avvento dei grandi opifici, rischia di veder sparire le attività tradizionalmente riservate all’universo femminile quali appunto il merletto, il ricamo e la tessitura.
L’8 settembre 1891, nella vicina frazione di Santa Margherita del Gruagno (sempre a Moruzzo) presso Villa Miramonte, istituisce la prima scuola-cooperativa femminile di 𝙢𝙚𝙧𝙡𝙚𝙩𝙩𝙞 𝙖 𝙛𝙪𝙨𝙚𝙡𝙡𝙞, ubicandola nella torre neogotica da lei fatta realizzare con i mattoni delle vicine fornaci. Il borgo merita una visita: la torre di laterizio si staglia poderosa di fronte alla chiesa, stupenda anch’essa.
Torniamo alle scuole di Cora; ne vengono aperte altre sei e tutte portano come simbolo un trifoglio che richiama la forma del giardino della villa friulana di residenza, da lei stesso ideato e allestito.
Ma la contessa non conosce sosta, vuole promuovere le opere delle mani e dell’ingegno delle sue compaesane anche all’estero, ben conscia del loro valore economico e sociale. Apre, a cavallo del 1896, cinque punti vendita di merletti, sparsi per gli Stati Uniti: New York, Saint Louis, Baltimora, Washington e New Orleans.
Fioccano prestigiosi riconoscimenti per le scuole, a cominciare dalla “Maggiore Onorificenza” ricevuta all’Esposizione Universale di Chicago del 1893; a seguire, due medaglie d’oro e due d’argento all’Esposizione di Parigi del 1900, e ancora a Udine (1903), a Londra (1904), a Liegi (1905), a Milano (1906), a Vicenza e Copenaghen (1908).
Altre soddisfazioni giungono dal mercato interno: Roma è entusiasta dei merletti di Moruzzo. La stessa regina Margherita li apprezza e diventa assidua cliente delle “Merlettaie della Regina”
Il 31 ottobre del 1921, dopo trent’anni, la scuola di Brazzà di Santa Margherita cessa di esistere e la sua eredità si trasferisce alla scuola di merletti a tombolo di Fagagna.
Termino questo primo racconto degli anni della creatività giovanile di Cora con parole sue.
“𝘍𝘢𝘵𝘦 𝘢𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘪 𝘤𝘪𝘰’ 𝘤𝘩𝘦 𝘷𝘰𝘳𝘳𝘦𝘴𝘵𝘦 𝘧𝘰𝘴𝘴𝘦 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘢 𝘷𝘰𝘪”.
Ma soprattutto mi colpisce la profonda 𝙚𝙦𝙪𝙞𝙩𝙖’ 𝙨𝙤𝙘𝙞𝙖𝙡𝙚 che trabocca da questa altra affermazione.
“𝘓𝘦 𝘤𝘭𝘢𝘴𝘴𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘵𝘦𝘯𝘵𝘢𝘯𝘰, 𝘣𝘪𝘴𝘰𝘨𝘯𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘪𝘢𝘯𝘰 𝘤𝘪𝘳𝘤𝘰𝘯𝘥𝘢𝘵𝘦 𝘥𝘢 𝘢𝘮𝘰𝘳𝘦 𝘥𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘨𝘰𝘥𝘰𝘯𝘰; 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘪 𝘢𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘭 𝘴𝘰𝘤𝘤𝘰𝘳𝘴𝘰 𝘭𝘰 𝘤𝘩𝘪𝘦𝘥𝘢𝘯𝘰, 𝘮𝘢 𝘴𝘪𝘢 𝘰𝘧𝘧𝘦𝘳𝘵𝘰, 𝘲𝘶𝘢𝘴𝘪 𝘥𝘪𝘳𝘦𝘪 𝘪𝘮𝘱𝘰𝘴𝘵𝘰. 𝘌 𝘪𝘭 𝘴𝘰𝘤𝘤𝘰𝘳𝘴𝘰 𝘯𝘰𝘯 𝘥𝘦𝘷𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘳𝘦 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘦𝘭𝘦𝘮𝘰𝘴𝘪𝘯𝘢; 𝘣𝘦𝘯𝘴ì 𝘪𝘯 𝘤𝘳𝘦𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘪𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪. 𝘓’𝘦𝘭𝘦𝘮𝘰𝘴𝘪𝘯𝘢 𝘶𝘮𝘪𝘭𝘪𝘢 𝘦 𝘯’è 𝘴𝘦𝘯𝘵𝘪𝘵𝘢 𝘭’𝘢𝘮𝘢𝘳𝘦𝘻𝘻𝘢 𝘯𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘯𝘪𝘮𝘰 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘢 𝘳𝘪𝘤𝘦𝘷𝘦, 𝘭’𝘪𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘪𝘯𝘷𝘦𝘤𝘦, 𝘶𝘯𝘢 𝘷𝘰𝘭𝘵𝘢 𝘤𝘳𝘦𝘢𝘵𝘢, 𝘱𝘢𝘳 𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘪𝘯 𝘤𝘶𝘪 𝘧𝘢𝘷𝘰𝘳𝘦 è 𝘤𝘳𝘦𝘢𝘵𝘢”
A breve seguirà un altro spiegone sulle attività, idee e creazioni “collaterali” di Cora; non penserete mica che si sia accontentata degli impegni a cui ho accennato sopra.
ᶠᵒᵗᵒ ⁽ᶜᵒʳᵃ ˢˡᵒᶜᵒᵐᵇ⁾: ʰᵗᵗᵖˢ://ʷʷʷ.ᶜᵒʳᵃˢˡᵒᶜᵒᵐᵇ.ⁱᵗ/ ⁽ᵇᵒʳᵍᵒ ˢᵃⁿᵗᵃ ᴹᵃʳᵍʰᵉʳⁱᵗᵃ⁾: ᵗʳⁱᵖᵃᵈᵛⁱˢᵒʳ