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Da alcuni anni, non tantissimi, assistiamo compiaciuti alla crescita e consolidamento di un diffuso “sentimento animalista” anche tra non addetti ai lavori. Che ogni specie vivente sulla Terra abbia un buon motivo per esistere, non fosse altro che la capacitΓ di adattarsi a nuove condizioni ambientali, Γ¨ un concetto ben radicato in chi studia la Natura, le sue componenti e interazioni. Lo Γ¨ da tempo, ed Γ¨ da decenni che si istituiscono commissioni, organizzazioni, enti per la tutela del regno animale e vegetale.
La IUCN esiste dal 1948, le leggi nazionali che tutelano gli habitat e tutte le specie viventi presenti, sono del 1992 (https://www.mase.gov.it/pagina/direttiva-habitat) e del 2009 https://www.mase.gov.it/sites/default/files/archivio/allegati/biodiversita/Direttiva_uccelli_2009.pdf.
Ma la consapevolezza dell’unicitΓ di ogni specie vivente apparsa sulla Terra e del bisogno di garantirne l’esistenza, mitigando al massimo gli effetti dell’antropizzazione, quella la si trova giΓ in Pitagora (filosofo, matematico, legislatore greco, VI sec. a.C.). Il movimento religioso chiamato ‘orfismo’, nato nel IV sec. a.C. sempre in Grecia, contemplava l’incarnazione e quindi il sommo rispetto per ogni essere vivente.
Ma quale fu il primo animale “protetto” da una legge di tutela organica e – per certi versi – repressiva? Un falco migratore, la cui esistenza ancora oggi ha dell’incredibile. Passa i mesi invernali nell’area nord-orientale dell’isola di Madagascar; solo lΓ¬. Per i caldi mesi estivi invece raggiunge numerose stazioni dislocale sulle coste del Mediterraneo. Con una particolare predilezione per le isole maggiori (Sicilia e Sardegna), la Grecia e la costa dalmata.
Si tratta del πππ‘ππ€ πππ‘π‘π πππππ£π (ππ’ππ€π° π¦ππ¦π°π―π°π³π’π¦) o falco di Eleonora.
Ho spulciato alcune check-list e pare che nelle sue migrazioni, qualche esemplare di passaggio sia stato avvistato anche il Friuli VG. Segue tre rotte per arrivare nei suoi siti di nidificazione occidentali; una per raggiungere la Grecia. Sempre quelle rotte, tracciate dagli antenati, nessuna deviazione. Due di esse raggiungono la Sardegna, che rappresenta la meta finale per circa 500 coppie.
In Sardegna viveva e operava ππ‘ππ€π£π€π§π π’πΌπ§ππ€π§ππ, regina e giudichessa (Juighissa); siamo nel XIV secolo. Di lei si narra che quando nacque, nel 1324, unβaquila si avvicinΓ² per guardarla dalla torre piΓΉ alta del castello. E che il suo compagno di gioco preferito fosse un falco pellegrino che la proteggeva quando giocava a combattere con il fratello. Donna intelligente, di animo gentile ma determinata, fu legislatrice e attenta osservatrice di ciΓ² che la circondava.
Si incuriosΓ¬ a questo rapace che compariva sulla sua isola sempre nello stesso periodo, per poi scomparire alcuni mesi piΓΉ tardi. IntuΓ¬ che l’uccello si spostasse in base alle condizioni climatiche e capΓ¬ che la Sardegna era la meta scelta da numerose coppie nidificanti per crescere lΓ¬ le nuove generazioni. Comprese che a tollerare la caccia al rapace, anche solo per economia di sussistenza, in un periodo molto delicato com’Γ¨ quello riproduttivo, si sarebbe segnato irrimediabilmente il destino della specie.
Nella sua veste di giudichessa prese parte all’aggiornamento e riscrittura della “ππ’π³π΅π’ π₯π¦ ππ°π¨πΆ”, una raccolta di leggi, scritta in volgare sardo, destinata ai Giudicati sardi. I Giudicati erano entitΓ statali medievali rette da sovrani approvati dalle comunitΓ aristocratiche, quindi non insediatisi per diritto divino. Eleonora, del Giudicato d’Arborea, volle fortemente inserire nella Carta un articolo di legge che tutelasse il falco. Il divieto di caccia e di cattura dei nidiacei di una specie animale entra per la prima volte in un documento legalmente applicato alla vita quotidiana. La Carta de Logu resterΓ in vigore fino al 1827.
Nel 1836 il gen. Alberto Della Marmora identifica una nuova specie di falco sull’isola. Lo chiama “Falco della Regina” proprio in onore di Eleonora, che tanto si era prodigata per la protezione di questa magnifica specie animale.
Qui il link al sito CarsoNatura2000 che cita gli avvistamenti sporadici del falco: http://www.carsonatura2000.it/page2478.htm