๐๐จ ๐ฌ๐๐ฉ๐๐ฏ๐ข ๐๐ก๐?
Nella frazione di ๐๐ก๐๐๐ค๐๐ฃ๐ del comune di Forgaria nel Friuli si trova la stazione ferroviaria denominata “๐๐ค๐ง๐๐๐ง๐๐ – ๐ฝ๐๐๐ฃ๐ ๐ผ๐ฃ๐๐ช๐๐ฃ๐จ”, sebbene disti non poco dai due luoghi citati. Anduins, con la fonte solforosa e i suoi storici bagni termali, sta a 4 km in linea d’aria; Forgaria nel Friuli poco meno. La sua posizione non รจ casuale e la decisione di far passare la linea ferroviaria per Flagogna nemmeno.
La storia della stazione ha inizio negli anni Settanta dell’Ottocento, quando Venezia decide di unire il proprio porto alla linea ferroviaria Pontebbana, allora in costruzione, escludendo lo snodo di Udine. La tratta ๐๐ช๐ฏ๐ป๐ข๐ฏ๐ฐ – ๐๐ฆ๐ฎ๐ฐ๐ฏ๐ข รจ solo la porzione finale di questa linea che aveva lo scopo di raggiungere il Centro – Nord d’Europa. Ma รจ anche la tratta piรน osteggiata dai paesi e dalle comunitร “tagliate fuori”, nello specifico San Daniele del Friuli e Udine. Sarร anche quella costruita per ultima.
Nel 1888 intanto si completa e si inaugura la tratta Portogruaro – Casarsa. Segue, nel 1891, la tratta ๐๐ข๐ด๐ข๐ณ๐ด๐ข – ๐๐ฑ๐ช๐ญ๐ช๐ฎ๐ฃ๐ฆ๐ณ๐จ๐ฐ. Entrambe sono collegamenti ferroviari che, coi venti di guerra che spirano nel nord-est d’Italia, avrebbero una indubbia funzione strategica, semmai dovesse scoppiare il conflitto. Venezia, che ne ha caldeggiato la costruzione, se ne disinteressa di lรฌ a poco, non potendone trarre grossi vantaggi economici e espansionistici.
Manca il tratto che da Spilimbergo fa raggiungere ai convogli la rete ferroviaria settentrionale. Si questiona se sia meglio farla transitare per San Daniele e Majano, accogliendo le numerose richieste dei residenti di essere inclusi nella rete. Lungaggini burocratiche, appesantite anche dalle rimostranze degli ‘esclusi’, oltre alla mancanza di fondi, posticipano l’inaugurazione della tratta finale al 1914. Prevale la logica militare e la ferrovia passa sulla destra Tagliamento fino a Cornino, in una posizione piรน protetta dalla morfologia del territorio. Attraverserร poi il fiume a Cornino, per proseguire in direzione Majano – Osoppo, raggiungere Gemona e raccordarsi alla Pontebbana.
Per inciso e per sano campanilismo acquisito, ci tengo a precisare che anche il conte Giacomo Ceconi (spiegone qui: https://www.tangia.it/giacomo/ ) aveva auspicato il transito della linea lungo la destra idrografica del Tagliamento. Ben conscio delle potenzialitร delle fonti solforose di Anduins, note fin dal XV secolo, insistette anche perchรฉ fosse istituita una fermata a Flagogna, che facilitasse il transito dei turisti verso e dalla stazione termale.
La stazione di “Forgaria – Bagni Anduins” รจ inaugurata il 1ยฐ novembre 1914. Il fabbricato si compone dell’ufficio movimento e biglietteria, una sala dโattesa e due appartamenti in cui vivevano 10 persone. La linea conta due binari e un tronchino per i materiali. Sono programmate 14 corse giornaliere ordinarie, piรน alcune riservate al trasporto merci e tradotte militari. Queste ultime continueranno senza grosse variazioni fino alla fine degli anni ’50, servendo le numerose caserme dislocate nelle valli limitrofe.
Nel 1930, tra le due guerre, si attiva anche la linea ๐๐ข๐ค๐ช๐ญ๐ฆ – ๐๐ช๐ฏ๐ป๐ข๐ฏ๐ฐ, che si prefigge in primis di collegare le piccole e sparse comunitร locali della pedemontana occidentale. Ma ha anche lo scopo di spostare le massicce forze lavoro presenti in zona. Chi, da ex-emigrante rientra dagli Imperi Centrali, chi, reduce dal conflitto mondiale, disoccupato e nullatenente, tutti hanno necessitร di essere smistati velocemente sul territorio. Sia verso nord, quindi con la Pontebbana e di conseguenza l’Europa centrale, che verso sud, grazie alla Udine – Mestre e da lรฌ il resto d’Italia.
Negli anni ’20 e ’30 la stazione รจ utilizzata soprattutto da fruitori della stazione termale di Anduins, che sta vivendo il suo momento di gloria, al pari delle terme di Arta. Gli annali dell’epoca riferiscono di 700 persone che giornalmente frequentano lo stabilimento, con picchi di 1000 presenze nell’alta stagione. Dalla stazione di Flagogna un servizio di carrozze a cavalli permette ai bagnanti di raggiungere Anduins, che dispone, allora, di 500 posti letto disponibili.
L’emigrazione e lo spopolamento delle valli e montagne friulane del secondo dopo-guerra segna profondamente sia il futuro economico che turistico della zona. Resta attivo solamente il servizio postale: un residente di Casiacco, mosso da filantropia (o da iniziativa imprenditoriale lungimirante) si propone di gestire alcune corse giornaliere dalla stazione ferroviaria ad Anduins e viceversa. Preleva la corrispondenza direttamente dalle carrozze postali e la consegna all’ufficio postale di destinazione. Al rientro, carica i viandanti – sempre meno numerosi – diretti verso Flagogna.
Il terremoto del 1976 danneggia gravemente sia la stazione di Flagogna che la gemella di Cornino. Abbattute immediatamente dopo il sisma, nessuna delle due verrร ricostruita e ad oggi consistono in una pensilina e uno spazio prativo antistante. Quella di Flagogna ha conosciuto un nuovo slancio grazie all’iniziativa popolare di un ๐๐ง๐ช๐ฅ๐ฅ๐ค ๐๐ ๐ซ๐ค๐ก๐ค๐ฃ๐ฉ๐๐ง๐ (ringrazio personalmente Alberto Durรฌ e i suoi fedeli e fidati collaboratori). La cura del verde, la piantumazione delle aiuole con flora autoctona, l’allestimento di un pergolato, la disposizione geometrica dei vialetti secondo quella storicamente testimoniata da foto d’epoca, sono chiari sintomi di una nuova rinascita di questo spazio comunitario ancora sentito dalla popolazione.
Si attende la riapertura ufficiale della linea ferroviaria transitante per “Forgaria – Bagni Anduins”, prevista ottimisticamente per il 2025, per tornare ad assaporare il valore del viaggio lento, consapevole e comunitario.
Vi lascio questo link, che racconta di un’avventura emozionante e ricca di suggestioni, lungo questa linea ferroviaria: https://www.lacittafutura.it/interni/era-bello-vivere-in-stazione