𝐋𝐨 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐢 𝐜𝐡𝐞?
L’espressione “riprodursi come conigli” indica solitamente la tendenza a produrre numerosa prole, riferita anche al genere umano.
Effettivamente tutti i 𝘓𝘢𝘨𝘰𝘮𝘰𝘳𝘧𝘪 (ordine che raccoglie lepri, conigli e affini) sono notoriamente caratterizzati da un tasso riproduttivo e un numero di cuccioli piuttosto notevole. Le femmine possono portare a termine – a seconda della specie – anche 4 gravidanze annualmente, con la nascita di 4-14 piccoli ad ogni parto.
Ma ciò che ha sorpreso non poco i ricercatori del Leibniz Institute for Zoo and Wildlife Research (IZW) di Berlino è che la femmina, raggiunta la maturità sessuale, può concepire una nuova cucciolata ancora prima di aver partorito quella che porta in grembo.
Il fenomeno si chiama “𝘴𝘶𝘱𝘦𝘳𝘧𝘦𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦” (dal latino ‘super’ = oltre; e ‘fetare’ = fecondare) e avviene consapevolmente.
L’ovulazione avviene dopo l’accoppiamento, al contrario di quello che avviene nei mammiferi meno prolifici, e mamma lagomorfa ci si “dedica” pochi giorni prima del parto.
Gli embrioni che si formano dopo questo accoppiamento aspettano per alcuni giorni nell’ovidotto della mamma, il tempo necessario perché questa partorisca e liberi l’utero per l’impianto degli embrioni in attesa. In sostanza, la nuova cucciolata è stata concepita alcuni giorni prima nascessero i fratelli maggiori.
Questa strategia è frutto della selezione naturale che opera nel corso degli anni. In questo caso garantisce alle specie di lagomorfi che la adottano, un successo riproduttivo del 35,5% più alto rispetto alle specie che non ricorrono alla superfetazione.
La temuta invasione di lepri e conigli, giustificata dai numeri sopra riportati, non avviene per l’altissima mortalità infantile: solo il 20/25% dei cuccioli raggiunge la maturità sessuale. Gli altri vengono decimati dai predatori naturali, dall’attività venatoria, dagli incidenti stradali, etc.
ᶠᵒᵗᵒ: ᵂⁱᵏⁱᵖᵉᵈⁱᵃ ⁽ᴬᵘᵗᵘᵐⁿᵃˡⁱˢ⁾
