๐๐จ ๐ฌ๐๐ฉ๐๐ฏ๐ข ๐๐ก๐?
La Cina degli anni ’50 del secolo scorso era strenuamente impegnata a compiere il “๐๐ณ๐ข๐ฏ๐ฅ๐ฆ ๐๐ข๐ญ๐ป๐ฐ ๐ช๐ฏ ๐ข๐ท๐ข๐ฏ๐ต๐ช”, una campagna nazionale economica e sociale, che si prefiggeva la modernizzazione dell’economia prevalentemente rurale e agricola e la promozione di stili di vita piรน salutari e igienici.
Vennero convocati numerosi scienziati perchรฉ stilassero un elenco di operazioni da intraprendere, per portare la nazione ad occupare una posizione di rilievo nei giochi di potere mondiali.
Furono identificati 4 flagelli, che avrebbero dovuto essere eliminati con qualsiasi mezzo e a qualsiasi costo, colpevoli di compromettere la salute del popolo e i raccolti delle campagne.
๐๐ค๐จ๐๐๐ e ๐ฏ๐๐ฃ๐ฏ๐๐ง๐ erano (e sono) responsabili della diffusione e trasmissione di malattie anche gravi. ๐๐๐จ๐จ๐๐ง๐ (soprattutto la specie ๐๐ข๐ด๐ด๐ฆ๐ณ ๐ฎ๐ฐ๐ฏ๐ต๐ข๐ฏ๐ถ๐ด) e ๐ง๐๐ฉ๐ฉ๐ invece razziano i granai; i ratti sono anche veicolo di malattie, non dimentichiamolo.
Per l’eliminazione degli insetti nocivi, venne fatto amplissimo uso di DDT: spruzzato nei centri abitati, nelle campagne, consegnato ai bambini perchรฉ lo usassero a scuola. A posteriori (ma mancano dati scientifici certi) si presuppone che l’insetticida, notoriamente cancerogeno, abbia causato un numero altissimo di malati oncologici.
Ma sono le campagne di eradicazione dei ratti e dei passeri che, a mio modesto avviso, sono i piรน emblematici di come l’ignoranza, la demagogia e la supponenza dell’uomo siano il motore primario di enormi squilibri biologici che, a cascata, innescano fenomeni ancora peggiori di quelli per cui ha cercato rimedio (detta un parole povere: “si dia delle sonore mazzate sui piedi”).
Torniamo in Cina: ogni coda di ratto consegnata alle autoritร , veniva ricompensata in denaro. Nelle campagne, lontane dalle “cabine di regia”, i contadini in stato di estrema povertร presero ad allevare i roditori.
Il gran numero di code consegnate e l’evidente insuccesso dell’eradicazione dell’animale, fece sorgere qualche legittimo dubbio nel personale preposto alla ricezione e conta dei trofei. La guerra ai ratti venne bruscamente interrotta senza aver raggiunto alcun risultato significativo.
Invece i passeri subirono la sorte peggiore: orde di persone si aggiravano per cittร e campagne, armate di pentole, tamburi, sonagli per impedire il riposo degli uccelli. I passeri venivano presi a sassate o fucilati, i nidi divelti, i pulcini dati in pasto ai gatti.
Ovviamente la mancata informazione consentรฌ alle persone di accanirsi non solo contro i passeri, ma contro qualsiasi specie di uccello vagamente somigliante.
Morirono 8/10 milioni di uccelli passeriformi, prima che lo Stato si accorgesse che i volatili, oltre a razziare i granai, si cibano anche di insetti.
Insetti che, una volta tolti di mezzo i predatori naturali, riversarono la propria voracitร sui raccolti, causando direttamente la Grande Carestia (1959-1961), che portรฒ alla morte per fame e deperimento circa 30 milioni di Cinesi.
Nel 1960 la Repubblica Popolare Cinese importรฒ 250’000 passeri dalla Unione Sovietica per ripopolare le campagne ormai deserte e tentare un lento recupero degli equilibri naturali gravemente compromessi.
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