Il cavallo che cambia colore

𝐋𝐨 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐢 𝐜𝐡𝐞?
Il cavallo 𝘓𝘪𝘱𝘪𝘻𝘻𝘢𝘯𝘰 è una razza equina selezionata a partire dal 1580, per volere dell’arciduca austriaco Carlo II. Questi acquistò il villaggio di Lipica (allora appartenente all’Impero austro-ungarico, oggi sloveno – distante 5 km da Fernetti) per impiantarci un allevamento di cavalli, ben consapevole dell’orografia accidentata della zona e della geologia del terreno carsico.

Le caratteristiche “ostiche” di quell’angolino di Alto Adriatico avrebbero reso gli zoccoli dei cavalli molto più compatti e resistenti, adatti quindi a trainare carrozze imperiali e carriaggi militari. A partire da sei linee maschili e 15 femminili, grazie a sapienti incroci tra razze diverse (Spagnoli, Frederiksborg, Napoletano, Kladruber e Arabo) nacque quella che ancora oggi destina i giovani stalloni alla Scuola di equitazione spagnola a Vienna e che riempie i paddock di Sežana.

Sono eccellenti cavalli da dressage, volenterosi e obbedienti, capaci di apprendere complesse figure di movimenti e andature scenografiche, sia estese che raccolte. Se avete occasione di partecipare a una visita guidata presso l’allevamento di Lipica/Sežana, o anche solo di passeggiare tra i recinti della tenuta, vi accorgerete che il mantello dei cavalli adulti è splendidamente bianco (tecnicamente è “grigio”) mentre i puledri nascono neri (morelli o baio scuri), per poi schiarirsi col passare degli anni. All’età di circa 7 anni i puledri sfoggiano la livrea che contraddistingue l’eleganza e la regalità della loro razza.

A fine novembre 2022 verrà discussa dal Comitato UNESCO la candidatura della razza Lipizzana a patrimonio dell’umanità.
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Giumenta e puledro, Sežana
Giovane stallone