Il corvo e la colomba

𝐋𝐨 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐢 𝐜𝐡𝐞?
Sul colle S. Lorenzo, detto anche “𝘔𝘰𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘪 𝘉𝘶𝘫𝘢” (UD) sorgeva un castello, di cui oggi sono visibili pochi resti. Le prime testimonianze scritte lo datano al 983, quando l’imperatore Ottone II lo dona al patriarca Rodoaldo. Dopo essere passato di proprietà ai Savorgnan che non se ne presero particolare cura, il terremoto del 1511 gli diede il colpo di grazia. Nel 1908 sopravvivono solo alcuni elementi delle fondazioni. Di recente sono state recuperate parti delle mura di cinta, mentre una delle torri perimetrali serve da fondamenta per il campanile della pieve di San Lorenzo.
Ma del castello restano altre testimonianze.

La leggenda del “corvat (o croat) e de colombe” racconta che nel castello abbia vissuto un tiranno crudele, Orso, insieme a sua figlia, la dolce e premurosa Orsina. Il signore, invaghitosi di una donzella del paese, la assunse come domestica al castello, con l’evidente intenzione di approfittarsene. La giovane resistette a lungo alle avances del padrone, aiutata dalla complice Orsina. Una sera però, il signore sembrò più arrembante del solito e, intuite le intenzioni del padre, Orsina si sostituì alla domestica, infilandosi nel suo letto, coperta da un’ispida pelliccia di istrice. Quando Orso si avventò sulla giovane, si trovò infilzato da numerosi aculei e, preso dall’ira, afferrò il suo pugnale, colpendo la ragazza distesa. Orsina morì per mano del padre che, accortosi dello scambio e dello scempio, si suicidò con lo stesso pugnale. I due vennero seppelliti insieme, in due bare affiancate, all’interno delle mura del castello.

Secoli più tardi, alcuni uomini armati di pale e picconi, scavarono fra le sue rovine, alla ricerca di un presunto tesoro. Quando scoprirono ben due bare, esultarono pregustandosi una lauta ricompensa. Ma dalle bare, appena aperte, uscirono solo un corvo e una colomba.
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I ruderi del castello di Buja