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Il piΓΉ esteso lago friulano Γ¨ il lago di πΎππ«ππ―π―π€, detto anche dei tre comuni, perchΓ© le sue sponde toccano i comuni di Cavazzo Carnico, Bordano e Trasaghis. Il bacino naturale si estende tra e Prealpi Carniche, coi monti Sompalis, San Simeone, Festa e Naruvint che vi si affacciano.
La valle del lago era percorsa un tempo da un ramo del fiume ππππ‘πππ’ππ£π©π€. Nel corso delle ultime glaciazioni (20’000 – 10’000 anni fa) Γ¨ stata occupata da un’imponente calotta di ghiaccio che si estendeva fino agli attuali archi morenici: Tricesimo, Moruzzo, Fagagna, San Daniele. Il ghiacciaio ha scavato ulteriormente per erosione la valle ed al suo ritiro ha lasciato una depressione occupata dalle acque e il cordone di conglomerati che separa a nord il lago dalla valle del Tagliamento. Il lago formatosi si estendeva fino agli archi morenici ed occupava il campo di Osoppo. Successivamente si Γ¨ ritirato e ciΓ² che rimane Γ¨ il relitto di un bacino lacustre glaciale ben piΓΉ grande.
Oggi il lago Γ¨ lungo 2’250 mt, largo da 400 a 800 mt, profondo in media 12 mt (con un massimo di 40 mt) e copre la superficie di 1,2 kmΒ². E’ naturalmente alimentato da alcuni corso d’acqua a regime torrentizio (il rio Schiasazze Γ¨ quello con la portata maggiore) e da polle di acqua sotterranea ampie anche 2 mt.
A metΓ degli anni ’50 si Γ¨ aggiunta la condotta artificiale della πππ£π©π§ππ‘π πππ§π€ππ‘ππ©π©π§πππ di Somplago. Questa preleva l’acqua trattenuta nell’invaso di Verzegnis, la conduce fino alle tre turbine poste al di sopra del centro abitato, perchΓ© le azioni, e poi la fa defluire nel lago. Si tratta di 66 mΒ³ di acqua al secondo. Acqua, ricordo per completezza, prelevata anche da torrenti a monte tramite la captazione di praticamente tutti i corsi affluenti di destra Tagliamento.
Torrenti che trasportano fanghi, marme, argille, sabbie, ghiaie. Tutti questi materiali arrivano dritti dritti nel lago. In condizioni normali questo non accadrebbe; si depositerebbero lungo i propri alvei, che oggi sono pressochΓ© costantemente in secca.
Ma non basta: l’acqua scorre in lunghe condotte all’interno delle montagne e arriva gelida in centrale e di conseguenza nel lago. Testimonianze dirette riferiscono che una volta si faceva il bagno nel lago tuffandosi in acque gradevoli, quasi tiepide. Oggi le temperature medie sono di molto inferiori a quelle storiche.
Se ce ne siamo accorti noi, che l’acqua Γ¨ molto piΓΉ fredda, figuriamoci la fauna ittica e avicola. E la vegetazione palustre e ripariale?
A poco servono il microclima peculiare e la ventilazione costante: il lago ha acque torbide, continuamente rimestate e fredde. Gli restano, secondo numerosi studi recenti, circa 110 anni, prima che sparisca, interrato dai depositi portati dalle condotte della centrale.
Proposte per salvare lo specchio d’acqua ce ne sono: ad esempio un bypass che convogli l’acqua della centrale direttamente nel Leale, l’unico emissario del lago.
Ma possono poco di fronte ai progetti arroganti di enti e aziende interessate al solo profitto. Sempre per completezza, ricordo che delle promesse ricadute economiche sul territorio, ricavate dallo sfruttamento delle acque, del transito dell’autostrada, dell’oleodotto che porta il petrolio da Trieste all’Austria (e che, guarda caso, passa proprio accanto al lago), si Γ¨ visto ben poco.
Piove sul bagnato. In anni recenti Γ¨ stato addirittura proposto il raddoppio delle condotte adducenti alla centrale, con un ripompaggio dell’acqua dal lago di Cavazzo a quello di Verzegnis, per riutilizzarla all’infinito. Ma che dire di un progetto di derivazione delle acque del lago per alimentare il sistema irriguo della Bassa Friulana? E, giusto per aggiungere, della proposta di installare due cogeneratori a combustibili fossili per fluidificare il petrolio dell’oleodotto?
Insomma, pare che per lamentarsi dello spopolamento della montagna ci sia sempre un luogo e un tempo. Meglio se di fronte a una telecamera e in campagna elettorale. Ma per attuare azioni lungimiranti concrete e sinergiche, affinchΓ© la montagna torni ad essere un ambiente vivibile e ambito, per quelle il tempo manca sempre.
αΆ α΅α΅α΅: α΄Ήα΅Λ’Λ’α΅α΅α΅α΅Κ³α΅ β±½α΅βΏα΅α΅α΅