Isabel Bear

𝐋𝐨 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐢 𝐜𝐡𝐞?

In uno dei miei primi spiegoni ho accennato all’odore della pioggia, qui: https://www.tangia.it/petricore-odore-di-pioggia/ . L’11 febbraio è la “𝘎𝘪𝘰𝘳𝘯𝘢𝘵𝘢 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘥𝘰𝘯𝘯𝘦 𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘳𝘢𝘨𝘢𝘻𝘻𝘦 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘤𝘪𝘦𝘯𝘻𝘢” e spulciando in rete mi sono saltati all’occhio un articolo e soprattutto un nome che mi hanno riacceso un ricordo.

Nel mio spiegone ho indicato due ricercatori australiani come gli scopritori del Petricore, cioè l’odore della prima pioggia che cade su un terreno asciutto da tempo: J. Bear e R. G. Thomas. Ebbene J. Bear, per esteso Isabel Joy Bear, è stata una scienziata brillante, innovativa e tenace, nata nel 1927 e deceduta nel 2021. Ha lavorato una prima volta alla CSIR (oggi CSIRO) nel 1944, appena diciassettenne, come assistente di laboratorio, dedicandosi allo studio e ricerca nei campi della chimica e della metallurgia dello stato solido. Continuò gli studi al Melbourne Technical College, ottenendo le lauree in chimica applicata e scienze applicate.

I tempi non erano ancora maturi, per accogliere tra le discipline oggi note come STEM, le menti geniali che non fossero maschili. Bear era costretta a farsi accompagnare da un collega uomo nelle sue campagne esplorative e di raccolta dei campioni. L’accesso alle miniere, in cui avrebbe potuto dare libero sfogo a curiosità, intuizione e competenze, le era negato: tra gli addetti ai lavori – nello specifico, tra i minatori – era opinione comune che le donne in miniera portassero sfortuna.

Nel 1950, una volta laureata, si trovò tagliata fuori dalla CSIRO, per le variate condizioni dei criteri di ammissione ai programmi di ricerca. Si trasferì quindi nel Regno Unito, all’Università di Birmingham, dove lavorò come ricercatrice post-dottorato nel dipartimento di metallurgia. Tornò nella CSIRO nel 1953, dove avrebbe lavorato per oltre quarant’anni, specializzandosi nel contempo in chimica minerale.

Quando riuscì a candidarsi per la promozione a ricercatrice, un suo collega, redigendo per Bear una lettera di referenze, scrisse: “Mai avrei pensato che le donne avessero la stessa capacità di pensiero originale e in particolare quella che chiamerei ‘capacità inventiva’ equiparabile a quella degli uomini.”

L’allora capo di divisione, Ivan Edgar Newnham, invece vide chiaro e lontano. Bear ottenne nel 1967 la promozione a ricercatrice presso la Divisione di Chimica Minerale, prima e unica donna a ricoprire tale posizione. Nel 1988 Bear divenne anche la prima donna a ricevere la medaglia commemorativa di Leighton del Royal Australian Chemical Institute.

Potete ascoltarla qui (saltando il primo minuto):

https://www.google.com/search?sca_esv=f2f1708ba67e8cbe&rlz=1C1ONGR_itIT947IT947&sxsrf=ACQVn0-BuWjf_tO4GvjW9m0HQHbcq5Ippg:1707664378647&q=isabel+joy+bear&tbm=vid&source=lnms&sa=X&ved=2ahUKEwistLzFyaOEAxXg_7sIHRkDBIMQ0pQJegQICxAB&biw=1440&bih=683&dpr=2#fpstate=ive&vld=cid:c4b79605,vid:XnDbdtavzsQ,st:0

ᶠᵒᵗᵒ: ᶜˢᴵᴿᴼ ⁽ᵈⁱ ᵖᵘᵇᵇˡⁱᶜᵒ ᵈᵒᵐⁱⁿⁱᵒ⁾

Isabel Joy Bear
Isabel Joy Bear