𝐋𝐨 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐢 𝐜𝐡𝐞?
Il coleottero noto come Cantaride officinale o mosca spagnola (𝘓𝘺𝘵𝘵𝘢 𝘷𝘦𝘴𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢) appartiene alla famiglia delle Meloidae, abbastanza diffusa in Italia centro-meridionale, presente dal 1990 anche in Friuli, nonostante prediliga climi più temperati.
L’insetto infesta e può danneggiare numerose specie vegetali, di cui mangia germogli e giovani foglie: frassino, sambuco, acero, pioppo e olivo. Solitamente basta la rimozione manuale per interrompere l’infestazione; le caratteristiche morfologiche lo rendono abbastanza individuabile. Infatti è di dimensioni piuttosto grandi (lungo 2 cm. e largo fino a 1 cm.) di forma allungata, esibisce una colorazione verde metallica molto vistosa ed emana un odore penetrante “di topo”.
I coleotteri sono dotati di due paia di ali; quelle anteriori sono chiamate èlitre ed, essendo sclerificate ( = irrigidite), non servono per il volo ma solo come protezione delle ali posteriori (quelle adatte al volo) e dell’addome dell’insetto.
Le èlitre della nostra Cantaride contengono cantaridina (che fantasia!) che, essiccata e triturata, veniva utilizzata – fin dall’antichità – come afrodisiaco. Infatti è appurato che stimoli l’appetito sessuale, ma con qualche effetto collaterale, meno gradevole, quando assunto in dosi maggiori: priapismo, lesioni renali, nausea e vomito, aborti.
Resta negli annali dei paradossi medici la vicenda di un corpo della Legione straniera, accampato ai bordi del deserto nordafricano, presentatosi in blocco in infermeria con evidenti sintomi di priapismo doloroso e imbarazzante. Il medico presente non riuscì a risolvere il mistero, ma recenti indagini scientifiche e mediche hanno appurato che ai legionari furono servite cosce di rana come rancio. Le rane presenti in quella zona specifica sono solite nutrirsi di cantaridi, accumulando nei propri tessuti la famigerata cantaridina. Galeotte furono le rane…
Al giorno d’oggi l’azione vescicante della cantaridina è utilizzata in farmacopea come cura di irritazioni e pustole (uso esclusivamente esterno).
ᶠᵒᵗᵒ: ⁱᵗ.ʸᵒᵘᵍᵃʳᵈᵉⁿᵉʳ.ᶜᵒᵐ/ᵍᵘⁱᵈᵉ/ˡʸᵗᵗᵃ⁻ᵛᵉˢⁱᶜᵃᵗᵒʳⁱᵃ
