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La Carlina bianca (ππ’π³ππͺπ―π’ π’π€π’πΆππͺπ΄) Γ¨ una pianta perenne che vive al livello del suolo, con grandi infiorescenze bianche. L’etimologia Γ¨ incerta; forse deriva da Carlo Magno che la usΓ² per debellare un’epidemia di peste, oppure prende il nome dal “Cardo”, pianta a cui somiglia molto. Le brattee (le foglie poste attorno all’infiorescenza) sono spinose, motivo per cui il bestiame non lo bruca, all’infuori degli asini, che perΓ² non la estirpano, e dei maiali, che ne grufolano le radici. La Carlina invade cosΓ¬ indisturbata i prati e i pascoli, fino a raggiungere altitudini oltre i 2000 mt. slm.
In tempi antichi veniva coltivata per le sue presunte capacitΓ antiveleno. Invece per chi frequenta la montagna rappresenta una preziosa e folcloristica fonte di previsioni meteo (piΓΉ o meno attendibili). Il capolino si richiude mano mano che aumenta l’umiditΓ atmosferica circostante, per preservare il polline contenuto nei fiori dalla pioggia incipiente, e resta aperto in caso di bel tempo. Comunque, che ci sia sereno o meno, il capolino si chiude al tramonto e si riapre all’alba.
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