La Riserva di Cornino

๐‹๐จ ๐ฌ๐š๐ฉ๐ž๐ฏ๐ข ๐œ๐ก๐ž?

A un tiro di schioppo da casa mia si trova la Riserva Naturale Regionale del lago di Cornino. Al lago ho giร  accennato (qui: https://www.tangia.it/lago-di-cornino/ ), oggi tratto della riserva, con giusto un accenno all’animale simbolo: il ๐™œ๐™ง๐™ž๐™›๐™ค๐™ฃ๐™š (๐˜Ž๐˜บ๐˜ฑ๐˜ด ๐˜ง๐˜ถ๐˜ญ๐˜ท๐˜ถ๐˜ด) di cui seguirร  spiegone.

La riserva viene istituita nel 1996, grazie alla legge 394/91 che norma le aree protette, ma nasce dall’intuizione e caparbietร  del naturalista Fabio Perco. Abbraccia una buona fetta del territorio dei comuni di Forgaria nel Friuli e Trasaghis, ma anche 7 km del greto del Tagliamento. E si inserisce perfettamente nella ZSC IT3320015 (zona speciale di conservazione) della Val Tagliamento, arrivando a coprire circa 500 ettari.

La particolare conformazione dell’area interessata dalla riserva offre risorse trofiche e di riparo a un numero insolitamente alto di animali e vegetali. Il fatto di trovarsi al limite di tre regioni biogeografiche (alpina, mediterranea e continentale), coi loro caratteristici climi, flore e faune, giova enormemente alla biodiversitร  del sito. Tra gli ambienti presenti ci sono le rupi scoscese dell’altipiano di Monte Prรขt, i depositi detritici provenienti dallo stesso, il lago di Cornino, la zona golenale e il greto il medio corso del fiume Tagliamento, i prati e i boschi della piana di Cornino.

Non ci si stupisce quindi che l’elenco delle specie animali e vegetali della Riserva sia davvero sostanzioso. Nell’acqua del lago troviamo specie rare, come il gambero d’acqua (๐˜ˆ๐˜ถ๐˜ด๐˜ต๐˜ณ๐˜ฐ๐˜ฑ๐˜ฐ๐˜ต๐˜ข๐˜ฎ๐˜ฐ๐˜ฃ๐˜ช๐˜ถ๐˜ด ๐˜ฑ๐˜ข๐˜ญ๐˜ญ๐˜ช๐˜ฑ๐˜ฆ๐˜ด), oltre che a Ciprinidi e Salmonidi. In quelle del Tagliamento vivono la trota marmorata, trota fario e iridea, temolo, scazzone, cavedano, oltre al crostaceo ๐˜Œ๐˜ค๐˜ฉ๐˜ช๐˜ฏ๐˜ฐ๐˜จ๐˜ข๐˜ฎ๐˜ฎ๐˜ข๐˜ณ๐˜ถ๐˜ด ๐˜ด๐˜ต๐˜ข๐˜ฎ๐˜ฎ๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ช.

Attorno a queste aree umide svolazzano vari ๐™ž๐™ฃ๐™จ๐™š๐™ฉ๐™ฉ๐™ž: efemerotteri, tricotteri e ditteri. Passiamo alla fauna terrestre. Aracnidi, coleotteri con presenze di specie rare e minacciate.

๐˜ผ๐™ฃ๐™›๐™ž๐™—๐™ž: la salamandra pezzata, il rospo comune, il rospo smeraldino, il tritone crestato, quello punteggiato, quello alpino, la rana verde, la agile e la montana, l’ululone dal ventre giallo e la raganella.

๐™๐™š๐™ฉ๐™ฉ๐™ž๐™ก๐™ž: la vipera del corno, l’orbettino, il biacco, il saettone, il colubro liscio la natrice dal collare e la tassellata, il ramarro occidentale, la lucertola dei muri.

๐™ˆ๐™–๐™ข๐™ข๐™ž๐™›๐™š๐™ง๐™ž: il mustiolo, il toporagno alpino, il toporagno di Miller, la crocidura minore, quella dal ventre bianco, la talpa, il topo selvatico dal collo giallo, il ratto nero, l’arvicola campestre, il riccio, il ghiro, il moscardino e lo scoiattolo. Poi la volpe, il tasso, la faina, la donnola, il gatto selvatico, la puzzola, il capriolo, il cervo e il cinghiale.

Di tutto rispetto l’๐™–๐™ซ๐™ž๐™›๐™–๐™ช๐™ฃ๐™– per la molteplicitร  di biotopi e zone ecotonali che l’ambiente offre: corvo imperiale, rondine montana, passero solitario, upupa, rigogolo, cuculo, merlo, fringuello, luรฌ piccolo, capinera, codibugnolo, cinciallegra, picchio rosso maggiore, il verde e il nero, la ballerina, il succiacapre. La zona protetta della Riserva si pone ai limiti geografici di numerosi areali di presenza o passaggio, annoverando altre numerose specie non stanziali o nidificanti: cicogna, gru, oca, germano reale, gabbiano reale, cormorano, airone bianco e cenerino.

Tra i rapaci nidificanti, attratti dalla relativa assenza di attivitร  umane nelle aree interessate direttamente dalla riserva o dalla ZSC, spicca sicuramente il grifone, oltre alla poiana, il nibbio bruno, lo sparviere, il falco pecchiaiolo e pellegrino, il gheppio, il biancone, l’astore e l’aquila reale. Quelli notturni: il gufo reale, l’allocco, gufo comune, l’assiolo, la civetta e il barbagianni.

Sicuramente la presenza del carnaio รจ un ottimo motivo per transitare o fermarsi in zona. Si tratta dell’unico punto di “foraggiamento” sull’arco alpino ed รจ gestito dalla cooperativa che ha in carico anche la Riserva. Carcasse di maiali, provenienti dai prosciuttifici limitrofi, e fauna selvatica investita sono “smaltiti” grazie all’appetito dei rapaci residenti o transitanti. Ciรฒ che avanza (poco), viene poi incenerito all’interno della Riserva.

L’attivitร  svolta dalla Riserva ha lo scopo di avvicinare le persone al luogo e alla natura, introdurre le tematiche naturalistiche e ambientali anche tra i giovanissimi.

La Riserva, negli anni ’80, ha avviato un progetto di conservazione del ๐™œ๐™ง๐™ž๐™›๐™ค๐™ฃ๐™š. Questo ha portato alla instaurazione di numerose colonie nidificanti nelle zone della Riserva e limitrofe. Sono state inoltre promosse iniziative di sperimentazione e ricerca scientifica, con particolare attenzione alla divulgazione della peculiare valenza naturalistica della zona e della Riserva.

Dalla Riserva partono numerosi sentieri che permettono di apprezzare tutta la varietร  di ambienti e vegetazioni presenti, nonchรจ di fare qualche fortunato incontro con la fauna locale. Serve che insista a farvela visitare?

Info dettagliate le trovate qui: https://www.riservacornino.it/

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Gufo reale, ospite della Riserva di Cornino
Gufo reale, ospite della Riserva di Cornino