𝐋𝐨 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐢 𝐜𝐡𝐞?
Nelle nostre case vive pressoché indisturbato un piccolo artropode della famiglia dei centopiedi. E’ la 𝘚𝘤𝘶𝘵𝘪𝘨𝘦𝘳𝘢 𝘤𝘰𝘭𝘦𝘰𝘱𝘵𝘳𝘢𝘵𝘢, che io chiamo Scutty, in amicizia. Da quando io e lei abbiamo concordato una civile convivenza, non sono più incappata in piccoli di scorpione italiano, altro ospite sgradito, di cui Scutty si nutre voracemente.
Infatti la scutigera, nonostante non sia dotata di un aspetto gradevole, assolve alla perfezione i suoi compiti di sterminatrice di insetti (zanzare, blatte, pesciolini d’argento) e altri artropodi. E lo fa in silenzio e per lo più di notte.
Ci accorgiamo della sua presenza solo quando la vediamo fuggire veloce lungo pareti, soffitti o pavimenti, alla ricerca di un buon nascondiglio. Le sue 15 coppie di lunghe zampette le tornano utili, insieme a una coppia di antenne, per sfuggire alle nostre ciabatte.
Ciabatte che, se davvero ci rendessimo conto dell’utilità dell’animaletto, dovremmo smettere di usare a sproposito.
La scutigera afferra le sue prede con le prime due zampette anteriori, che usa anche per iniettare il suo veleno nel loro corpo. Dopo il pasto, si ritira in un luogo tranquillo per digerire. Tornerà a cacciare dopo alcuni giorni.
A volte la scutigera può rivolgere il suo veleno verso l’uomo, ma solo quando si trova senza vie di scampo o viene inavvertitamente schiacciata. Il suo morso non è di rilevanza medica, equivale a una puntura di ape, ma persone particolarmente sensibili possono provare dolore intenso e soffrire di gonfiore locale.
Per chi proprio non accetta la sua presenza: un po’ di pepe di cayenna spolverizzato oppure polvere di caffè o chiodi di garofano posizionati nei punti da dove può presumibilmente entrare in casa, è sufficiente per indurla a scegliere altre dimore.
ᶠᵒᵗᵒ: ᵇᵉⁿᵉᶜᵃˢᵃ.ⁱᵗ