L’intelligenza delle piante

๐‹๐จ ๐ฌ๐š๐ฉ๐ž๐ฏ๐ข ๐œ๐ก๐ž?
La definizione corrente e largamente accettata di ๐˜ช๐˜ฏ๐˜ต๐˜ฆ๐˜ญ๐˜ญ๐˜ช๐˜จ๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ป๐˜ข la definisce come “๐—น๐—ฎ ๐—ฐ๐—ฎ๐—ฝ๐—ฎ๐—ฐ๐—ถ๐˜๐—ฎ’ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฝ๐—ฒ๐—ฟ๐—ฐ๐—ฒ๐—ฝ๐—ถ๐—ฟ๐—ฒ, ๐—ถ๐—ป๐—ณ๐—ฒ๐—ฟ๐—ถ๐—ฟ๐—ฒ ๐—ผ ๐—ฑ๐—ฒ๐—ฑ๐˜‚๐—ฟ๐—ฟ๐—ฒ ๐—ถ๐—ป๐—ณ๐—ผ๐—ฟ๐—บ๐—ฎ๐˜‡๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ถ ๐—ฒ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐˜€๐—ฒ๐—ฟ๐˜ƒ๐—ฎ๐—ฟ๐—น๐—ฒ ๐—ฐ๐—ผ๐—บ๐—ฒ ๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐—ผ๐˜€๐—ฐ๐—ฒ๐—ป๐˜‡๐—ฎ ๐—ฑ๐—ฎ ๐—ฎ๐—ฝ๐—ฝ๐—น๐—ถ๐—ฐ๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ ๐˜ƒ๐—ฒ๐—ฟ๐˜€๐—ผ ๐—ฐ๐—ผ๐—บ๐—ฝ๐—ผ๐—ฟ๐˜๐—ฎ๐—บ๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ถ ๐—ฎ๐—ฑ๐—ฎ๐˜๐˜๐—ถ๐˜ƒ๐—ถ ๐—ฎ๐—น๐—น’๐—ถ๐—ป๐˜๐—ฒ๐—ฟ๐—ป๐—ผ ๐—ฑ๐—ถ ๐˜‚๐—ป ๐—ฎ๐—บ๐—ฏ๐—ถ๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ฒ ๐—ผ ๐—ฑ๐—ถ ๐˜‚๐—ป ๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐˜๐—ฒ๐˜€๐˜๐—ผ”.

Alla luce di questa definizione, le piante sono dotate di intelligenza?
L’argomento รจ delicato e molto complesso, ma vorrei condividere con voi una carrellata di aspetti del mondo vegetale che non tutti conoscono o percepiscono.

Intanto elenco un po’ di dati scientifici, verificati e documentati.
Il regno vegetale, cosรฌ complesso, multiforme, antico e moderno, annovera ๐Ÿฏ๐Ÿด๐Ÿฒ๐Ÿฒ๐Ÿฑ๐Ÿฐ ๐˜€๐—ฝ๐—ฒ๐—ฐ๐—ถ๐—ฒ catalogate.

Molte di essere intrattengono rapporti interspecifici (tra specie diverse) o intraspecifici (tra individui della stessa specie), scambiandosi soprattutto nutrienti.

Recenti studi sulle societร  vegetali hanno scoperto che alcune specie sono capaci di ๐—ฐ๐˜‚๐—ฟ๐—ฒ ๐—ฝ๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ฎ๐—น๐—ถ: consideriamo una ghianda che cade nel terreno in un boschetto che ospita giร  una comunitร  vegetale densa. La prima necessitร  del germoglio รจ di raggiungere i raggi solari e sfuggire al buio del sottobosco, ma potrebbe impiegare mesi (se non anni) per crescere a sufficienza e dare il via alla propria produzione di fotosintesi clorofilliana.

E nel frattempo, come sopravvive? Di cosa si nutre? Sono i suoi parenti, le querce giร  cresciute, che tramite una fitta rete di radici, forniscono le sostanze nutritive al loro giovane rampollo. E lo possono fare per anni, senza riceverne alcun vantaggio.

Numerose specie sono soggette a ๐—ณ๐—ผ๐˜๐—ผ๐˜๐—ฟ๐—ผ๐—ฝ๐—ถ๐˜€๐—บ๐—ผ; il fototropismo รจ la facoltร  di una pianta di avvicinarsi verso la fonte di luce (positivo) o allontanarsene (negativo).

Il fusto e le foglie di una pianta solitamente crescono verso l’alto, cercando i raggi solari, intuendone la direzione e l’intensitร . Infatti esistono anche le foglie di luce e di ombra che, a seconda di dove si posizionano rispetto ai raggi solari, espongono minore (di luce) o maggiore (di ombra) superficie fogliare alla luce solare, per compensare la differente capacitร  fotosintetica.

Ma anche le radici e i rizomi si muovo, con fototropismo negativo ( = si allontanano dalla luce), adempiendo al loro compito di reperire acqua e sali minerali nel terreno.
Le piante “da fiore” distinguono perfettamente la luce solare mattutina da quella serale, regolando o interrompendo le proprie fioriture. Ergo, le piante “vedono”.

Tante specie sono dotate di ๐—ผ๐—น๐—ณ๐—ฎ๐˜๐˜๐—ผ/๐—ด๐˜‚๐˜€๐˜๐—ผ: percepiscono la presenza di etilene (un ormone prodotto dai vegetali in fase di maturazione del frutto) emesso da piante vicine.

Provate ad accostare un kiwi immaturo ad una mela matura per 2/3 giorni.

Ma c’รจ di piรน: alcune piante (ad esempio ๐˜—๐˜ฉ๐˜ข๐˜ด๐˜ฆ๐˜ฐ๐˜ญ๐˜ถ๐˜ด ๐˜ญ๐˜ถ๐˜ฏ๐˜ข๐˜ต๐˜ถ๐˜ด, un fagiolo andino), aggredite da insetti fitofagi, producono sostanze volatili che attirano altri insetti, perรฒ voraci mangiatori degli aggressivi fitofagi. E la stessa sostanza verrร  emessa di lรฌ a poco dalle piante che si trovano dei pressi della prima, in via preventiva.

Le piante percepiscono forme e volumi dell’ambiente, come facciamo noi usando il ๐˜๐—ฎ๐˜๐˜๐—ผ: sono capaci di aggrapparsi a supporti di varia natura (pensate ai rampicanti) o di variare permanentemente le strutture portanti per subire meno intensamente agenti esterni perturbanti (vedi immagine) oppure di chiudersi di scatto per catturare una preda (le piante carnivore).

E l’๐˜‚๐—ฑ๐—ถ๐˜๐—ผ? Alcuni studi discutibili affermavano che alcune piante crescevano piรน rigogliose se allietate da musica classica e canti gregoriani, mentre i Beatles e Hendrix non erano particolarmente graditi.

Studi piรน recenti addebitano alle vibrazioni emesse (quindi di nuovo alle capacitร  tattili delle piante) gli effetti positivi o negativi riscontrati nelle piante. E’ indubbio che certe frequenze sonore, specie i cosiddetti “bassi”, siano assimilabili a tocchi piรน o meno intensi sui tessuti viventi.

Alcuni anni fa la Commissione federale di etica per la biotecnologia nel settore non umano (CENU) elvetica ha deliberato che anche le piante, al pari degli animali, posseggono una loro ๐—ฑ๐—ถ๐—ด๐—ป๐—ถ๐˜๐—ฎ’ e un valore morale che l’umanitร  ha il dovere di tutelare.

Per approfondire:
https://www.swissinfo.ch/ita/anche-le-piante-hanno-una-loro-dignit%C3%A0/6586966

Ovviamente questo riconoscimento innesca dibattiti e questioni etiche sull’uso e abuso di piante in ogni ambito. Voi come la pensate?
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Tigmomorfismo evidente: la capacitร  delle piante di adattare le proprie strutture alle condizioni ambientali