๐๐จ ๐ฌ๐๐ฉ๐๐ฏ๐ข ๐๐ก๐?
Se vi affrettate a perlustrare campagne e colline del vostro territorio, con passo lieve e occhio vigile, potreste imbattervi in una bestia voracissima, che proprio in questi giorni sta facendo incetta di cibo. Non รจ difficile scorgerla: รจ il ๐ข๐๐๐๐ค๐ฃ๐, o farfalla a coda di rondine (๐๐ข๐ฑ๐ช๐ญ๐ช๐ฐ ๐ฎ๐ข๐ค๐ฉ๐ข๐ฐ๐ฏ). Un insetto lepidottero della famiglia dei ๐๐ข๐ฑ๐ช๐ญ๐ช๐ฐ๐ฏ๐ช๐ฅ๐ข๐ฆ. Piรน precisamente, in questi giorni potete ammirare il bruco. La forma adulta l’avrete certamente apprezzata quest’estate.
E’ una farfalla di grandi dimensioni; la femmina ha un’apertura alare leggermente maggiore del maschio, tra i 65 e 86 mm. I colori sono splendidi e formano un complesso disegno azzurro bordato di nero, con due ocelli rosso-arancio sulle ali posteriori, losanghe nere e grigie sulle ali anteriori, il tutto su sfondo giallo crema.
Il nome scientifico deriva dal personaggio della mitologia greca ฮฮฑฯฮฌฯฮฝ, Machรกลn, figlio di Asclepio ed Epione, fratello di Podalirio, da cui deriva il nome scientifico di un’altra farfalla dalle forme e colori peculiari (๐๐ฑ๐ฉ๐ช๐ค๐ญ๐ช๐ฅ๐ฆ๐ด ๐ฑ๐ฐ๐ฅ๐ข๐ญ๐ช๐ณ๐ช๐ถ๐ด).
Il suo areale di distribuzione si estende ai prati e paludi dell’Europa, Asia temperata e Giappone, ma anche alle regioni subartiche di Canda e USA. Rara in Gran Bretagna, invece รจ presente in tutta l’Italia, preferendo altitudini non eccessive e climi temperati. Passa gran parte del suo periodo larvale sulle Apiacee (ex Ombrellifere) come finocchio anche selvatico, carota, cumino, aneto e prezzemolo di cui รจ ghiotto consumatore. L’adulto gradisce vari tipi di nettare di fiori o frutta in fermentazione, svolgendo quindi un importante ruolo di impollinatore.
Andiamo per ordine, come d’abitudine; partiamo dall’๐ช๐ค๐ซ๐ค. Mamma e papร macaone si accoppiano di solito fra aprile e luglio. Le uova, di piccole dimensioni e colore giallo-arancio, vengono deposte direttamente sulla pianta nutrice, le Apiacee di cui sopra. Dopo 8-10 giorni le uova si sono progressivamente colorate di nero e ne escono i bruchi (o ๐ก๐๐ง๐ซ๐). Sono dotati di potente apparato masticatorio e lo utilizzano con voluttร , defoliano e scorticando le piante ospiti. Non disdegnano nemmeno gli involucri delle loro uova, preziosa fonte proteica.
I bruchi appena slarvati sono neri, hanno spine sul dorso e sono lunghi pochi millimetri. Subendo quattro mute, durante le quali abbandonano la loro “pelle” che gli risulta stretta, raggiungono la colorazione per cui li conosciamo: verde, a fasce nere punteggiate da macchie giallo-arancio. Sono ormai lunghi 6 cm e, passate 6/7 settimane di voraci libagioni, possono impuparsi.
Smettono di nutrirsi e abbandonano la pianta che li ha ‘amorevolmente’ custoditi, vagano quindi alla ricerca di un luogo protetto dove iniziare la trasformazioni in crisalide. Svuotano le viscere ed espellono un liquido semitrasparente verde. E’ l’inizio della metamorfosi. Nel giro di 12 ore il bruco inizia a tessere dei fili di seta alle proprie estremitร . Li ancora al supporto, che sia un ramo o uno stelo, solitamente obliqui, e si costruisce un ‘bozzolo’ di seta saldissima, chiamata ๐๐ง๐๐จ๐๐ก๐๐๐.
La ๐ฃ๐๐ฃ๐๐ค๐จ๐, cioรจ quel processo che porta la larva a diventare insetto adulto, avviene grazie alla riduzione del proprio volume e a movimenti anche violenti del bruco, che deve liberarsi della pelle, e puรฒ durare da 2 a 24 settimane. La crisalide puรฒ essere di colore verde o bruno, adottando una strategia mimetica (criptismo) per sfuggire ai predatori. Col passare dei giorni e giungendo al termine della metamorfosi, questa diventa trasparente, lasciando intravvedere il colore delle ali della farfalla che si stanno formando.
Lo ๐จ๐๐๐ง๐๐๐ก๐ก๐๐ข๐๐ฃ๐ฉ๐ค avviene in diversi periodi dell’anno. In Europa si osservano due generazioni annue. Alcuni bruchi svernano nella loro crisalide marroncina, per meglio mimetizzarsi con i colori autunnali e invernali, e con una ninfosi che dura alcuni mesi. Il loro sfarfallamento ha luogo a primavera e sono individui di dimensioni maggiori di quelli che invece sfarfallano ad autunno. Infatti questi ultimi bruchi osservano un periodo ridotto di ninfosi, di appena alcune settimane, e sono piรน minuti al momento dello sfarfallamento.
La farfalla, ormai ๐๐๐ช๐ก๐ฉ๐, lacera improvvisamente la crisalide e con le ali ancora rattrappite cerca di raggiungere un posatoio sicuro. E’ la fase piรน vulnerabile della sua esistenza. Pompa emolinfa, l’equivalente del nostro sangue, nelle ali per poterle dispiegare nel minor tempo possibile. Una volta raggiunta la rigiditร definitiva, il macaone รจ pronto per affrontare la natura che lo circonda. La sua vita adulta si limita ad alcune settimane, durante le quali svolge numerose attivitร .
E’ impollinatore (leggi sopra) grazie all’apparato boccale che รจ passato da masticatore a succhiatore. Se รจ maschio protegge con vigore il suo territorio con voli intimidatori nei confronti di possibili avversari, adottando il ๐๐ช๐ฉ๐ฉ๐๐ง๐๐ก๐ฎ ๐๐๐ก๐ก๐ฉ๐ค๐ฅ๐ฅ๐๐ฃ๐. Questo comportamento, tipico di lepidotteri tropicali, prevede di volare sul punto piรน elevato del terreno di propria competenza, per definirne i confini. Poi si accoppia col partner e, se รจ femmina, depone le uova.
Il macaone รจ una specie di farfalla relativamente facile da allevare; dispensano grandi soddisfazioni agli allevatori, posandosi sulle loro mani.
Il numero di individui in natura si รจ ridotto notevolmente negli ultimi anni, causa la riduzione delle aree verdi spontanee e l’inquinamento atmosferico. Seminare piante di finocchi nel giardino o orto potrebbe rappresentare un’occasione per mitigare i danni causati dall’uomo moderno, ma anche per osservare la fase larvale dello splendido bruco di macaone. In compenso, l’allungarsi della stagione estiva, specie in alcune zone peninsulari, ha permesso addirittura un terzo sfarfallamento annuo (il primo tra aprile e maggio, il secondo tra giugno e luglio, e il terzo tra agosto e settembre).
Ah sรฌ, ultima nota, che poi รจ quella da cui nasce lo spiegone. Il bruco, se disturbato e aggredito, estroflette da una zona posta dietro la testa due cornetti arancioni. Sono ghiandole, chiamate ๐ฐ๐ด๐ฎ๐ฆ๐ต๐ฆ๐ณ๐ช๐ถ๐ฎ, che producono un odore repellente di acido butirrico, con lo scopo di allontanare possibili e incauti predatori.
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