๐๐จ ๐ฌ๐๐ฉ๐๐ฏ๐ข ๐๐ก๐?
Visto che siamo in tema di muco e mocciolo, ecco un altro animale che ne fa ampio uso, ma per finalitร diverse (e in parte sconosciute): la medusa ๐๐ข๐ด๐ด๐ช๐ฐ๐ฑ๐ฆ๐ข ๐น๐ข๐ฎ๐ข๐ค๐ฉ๐ข๐ฏ๐ข, che vive nelle acque dellโOceano atlantico Occidentale, nel Mar dei Caraibi e nel Golfo del Messico.
Si chiama anche ๐ข๐๐๐ช๐จ๐ ๐๐๐ฅ๐ค๐ซ๐ค๐ก๐ฉ๐ perchรฉ ร ncora il suo corpo al fondo marino e rivolge verso l’alto i suoi 8 tentacoli, all’interno dei quali sono stati rinvenute colonie di alghe fotosintetiche (zooxantelle) che vivono in simbiosi con la medusa ospite, scambiandosi a vicenda sostanze nutritive. Le zooxantelle posso espletare la fotosintesi clorofilliana (e di conseguenza fornire nutrienti alla medusa) solo in presenza di luce; le meduse sono quindi costrette a vivere in acque relativamente basse.
E in quelle acque basse si possono incontrare parecchi animali, tra cui l’uomo. Uomo che riferisce di aver provato la spiacevole sensazione di “acqua urticante” quando si trovava immerso in prossimitร della medusa. Prossimitร , non a contatto diretto.
Il fenomeno รจ stato studiato e di recente รจ stata fornita una plausibile risposta (non definitiva) al fenomeno.
La medusa, in presenza di stimoli tattili – lo sfregamento – oppure chimici – la dispersione di aminoacidi nelle acque circostanti – emette abbondanti quantitร di muco gelatinoso, che puรฒ espandersi anche nel raggio di alcuni metri.
Chi si trova avvolto dal muco viene colpito da piccole nematocisti vaganti, cioรจ le cellule urticanti di cui sono cosparsi solitamente i tentacoli delle meduse. In questo caso, le cellule vengono sparate lontano dalla medusa, inserite in strutture globulari (chiamate cassiosomi), ma urticano ugualmente, anche “in remoto”.
Il veleno urticante รจ composto da tre tossine, emolitiche, cardiotossiche e dermonecrotiche, solitamente non preoccupanti per una persona adulta di sana costituzione che ne venga colpito. Perรฒ i vari crostacei e gasteropodi che fluttuano nel mare, e soprattutto nella nuvola di cassiosomi, vanno incontro a morte immediata.
Ciรฒ che ancora non si รจ compreso, come facciano poi i nutrienti delle prede uccise (ricordo: a distanza) a tornare utili alla medusa emettitrice del muco. Gli scienziati riportano: “๐๐ฆ ๐ฅ๐ข๐ต๐ฆ ๐ฅ๐ข ๐ฎ๐ข๐ฏ๐จ๐ช๐ข๐ณ๐ฆ ๐ถ๐ฏ ๐จ๐ณ๐ถ๐ฑ๐ฑ๐ฐ ๐ฅ๐ช ๐ข๐ณ๐ต๐ฆ๐ฎ๐ช๐ฆ (๐ฑ๐ช๐ค๐ค๐ฐ๐ญ๐ช ๐จ๐ข๐ฎ๐ฃ๐ฆ๐ณ๐ฆ๐ต๐ต๐ช) ๐ข๐ญ๐ญ๐ฆ ๐ฎ๐ฆ๐ฅ๐ถ๐ด๐ฆ, ๐ฑ๐ฐ๐ต๐ณ๐ฆ๐ต๐ฆ ๐ฏ๐ฐ๐ต๐ข๐ณ๐ฆ ๐ฒ๐ถ๐ข๐ฏ๐ฅ๐ฐ ๐ช๐ญ ๐ฎ๐ถ๐ค๐ฐ ๐ฅ๐ช๐ท๐ฆ๐ฏ๐ต๐ข ๐ถ๐ฏ๐ข ‘๐ฏ๐ถ๐ท๐ฐ๐ญ๐ข ๐ณ๐ฐ๐ด๐ข’ ๐ฑ๐ช๐ฆ๐ฏ๐ข ๐ฅ๐ช ๐ค๐ณ๐ฐ๐ด๐ต๐ข๐ค๐ฆ๐ช ๐ง๐ถ๐ญ๐ฎ๐ช๐ฏ๐ข๐ต๐ช. ๐๐ฐ๐ช, ๐ฏ๐ฆ๐ญ๐ญโ๐ข๐ณ๐ค๐ฐ ๐ฅ๐ช 24 ๐ฐ๐ณ๐ฆ, ๐ญ๐ข ๐ฏ๐ถ๐ท๐ฐ๐ญ๐ข ๐ณ๐ฐ๐ด๐ข ๐ด๐ฑ๐ข๐ณ๐ช๐ด๐ค๐ฆโ.
E che fine hanno fatto i gamberetti?
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