Miele di Marasca del Carso

๐‹๐จ ๐ฌ๐š๐ฉ๐ž๐ฏ๐ข ๐œ๐ก๐ž?

Nel 1933 il prof. Francesco Blasi, tecnico apicultore della “Cattedra Ambulante di Agricoltura della provincia di Trieste”, pubblica un opuscolo che recita “๐˜ฏ๐˜ฆ๐˜ญ ๐˜›๐˜ณ๐˜ช๐˜ฆ๐˜ด๐˜ต๐˜ช๐˜ฏ๐˜ฐ ๐˜ฐ๐˜ง๐˜ง๐˜ณ๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ฐ ๐˜ฎ๐˜ฐ๐˜ญ๐˜ต๐˜ฐ ๐˜ฃ๐˜ฐ๐˜ต๐˜ต๐˜ช๐˜ฏ๐˜ฐ ๐˜จ๐˜ญ๐˜ช ๐˜ข๐˜ญ๐˜ฃ๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ช ๐˜ง๐˜ณ๐˜ถ๐˜ต๐˜ต๐˜ช๐˜ง๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ช ๐˜ฆ ๐˜ญ๐˜ฆ ๐˜ญ๐˜ฐ๐˜ณ๐˜ฐ ๐˜ท๐˜ข๐˜ณ๐˜ช๐˜ฆ๐˜ต๐˜ข’ ๐˜ด๐˜ฆ๐˜ญ๐˜ท๐˜ข๐˜ต๐˜ช๐˜ค๐˜ฉ๐˜ฆ, ๐˜ง๐˜ณ๐˜ข ๐˜ค๐˜ถ๐˜ช ๐˜ช๐˜ญ ๐˜—๐˜ณ๐˜ถ๐˜ฏ๐˜ฐ ๐˜ฅ๐˜ช ๐˜š. ๐˜“๐˜ถ๐˜ค๐˜ช๐˜ข (๐˜—๐˜ณ๐˜ถ๐˜ฏ๐˜ถ๐˜ด ๐˜”๐˜ข๐˜ฉ๐˜ข๐˜ญ๐˜ฆ๐˜ฃ) ๐˜ต๐˜ข๐˜ฏ๐˜ต๐˜ฐ ๐˜ฅ๐˜ช๐˜ง๐˜ง๐˜ถ๐˜ด๐˜ฐ ๐˜ด๐˜ถ๐˜ญ ๐˜Š๐˜ข๐˜ณ๐˜ด๐˜ฐ”. Si riferisce alla pianta di ciliegio canino, detto anche ๐™˜๐™ž๐™ก๐™ž๐™š๐™œ๐™ž๐™ค ๐™™๐™ž ๐™Ž. ๐™‡๐™ช๐™˜๐™ž๐™–. Un arbusto che cresce sui substrati carbonatici tipici del Carso triestino e isontino. Ha diffusione mediterranea, predilige un clima illirico-pontico, quello delle regioni che si affacciano sul Mar Nero. E che ci fa, allora, sull’altipiano carsico del Friuli VG?

Ha trovato il microclima adatto, simile a quello delle regioni da cui proviene, e cresce ai margini di boschetti di latifoglie, prati pascoli e terreni coltivati. Habitat di transizione tra diverse aree geografiche, la landa carsica. Quella distesa brulla e magra, coperta di aridi blocchi carsici e vegetazioni che vi si aggrappano tenacemente, offre spazi e risorse sufficienti perchรฉ i pochi ed esigui ciliegi di S. Lucia fioriscano.

Le api, ben consapevoli del ridotto periodo di fioritura, fanno incetta di nettare. E compiono il miracolo: il miele di Marasca del Carso (reลกelikov med in sloveno). Sono insetti forgiati dalle 1890 specie vegetali che si contano in queste terre di transiti, contese e mescolanze. Imenotteri selezionati con cura e competenza dagli apicultori che hanno ibridato api liguri e carniche per ottenere una varietร  che si sposa alla perfezione con il territorio. Le arnie di legno sono a sviluppo verticale, il favo รจ mobile. Le ali delle regine non vengono spuntate e per calmare le api si utilizza solo fumo prodotto con materiali vegetali.

La fioritura del ciliegio avviene in tempi diversi a seconda della distanza dalla costa. Nelle aree piรน vicine al mare, ha luogo ai primi di aprile e dura 7/10 giorni. Nell’entroterra, dove la bora sferza gli arbusti e le temperature sono rigide piรน a lungo, i fiori sboccia a fine aprile. Questa scalaritร  della maturazione dei fiori permette ai produttori attenti e oculati di spostare le arnie di filare in filare.

Le api sanno integrare i propri raccolti, con nettare proveniente da altri pruni durante il periodo di fioritura precoce, dalla robinia quando la fioritura รจ tardiva. Con una ๐™—๐™ค๐™ฉ๐™ฉ๐™ž๐™ฃ๐™–๐™ฉ๐™ช๐™ง๐™– cosรฌ limitata nel tempo, la produzione del miele di Marasca non puรฒ essere abbondante. Perรฒ si caratterizza per standard qualitativi differenti di anno in anno, proprio per la diversa composizione della materia prima.

Quando le api hanno terminato di opercolare i favi, cioรจ hanno chiuso le celle ad una ad una accuratamente con la cera, questi vengono rimossi dalle arnie. L’apicultore li trasporta nella sala di smelatura dove procede alla disopercolatura, cioรจ la rimozione della cere sigillante. Una centrifuga, in cui si inseriscono i favi, permette di estrarre tutto il miele contenuto nelle celle. Questo รจ poi filtrato e versato in maturatori di acciaio inox, perchรฉ decanti almeno per due settimane. Cosรฌ facendo, anche l’aria imprigionata durante la centrifugazione puรฒ liberarsi. Schiume e impuritร  affioranti sono eliminate regolarmente.

I laboratori sono locali controllati e autorizzati dalle competenti autoritร  sanitarie. Il magazzino di stoccaggio deve presentare temperature fresche e costanti.

Il miele pronto per il confezionamento non subisce pastorizzazione. Eventuali operazioni di miscelazione o cristallizzazione avvengono a temperature inferiori a 40ยฐC e per un periodo non superiore alle 72 ore. I vasetti di vetro, in cui viene versato il miele, sono da 125 o 250 gr. e possono essere commercializzati giร  dalla fine di maggio, fino ad esaurimento scorte.

La produzione del miele di Marasca del Carso รจ a rischio d’estinzione, sia per l’avanzata della vegetazione boschiva che si sostituisce a quella arbustiva e mellifera a cui appartiene il ciliegio di S. Lucia, sia per l’abbandono, da parte degli sparuti allevatori, dei pascoli magri. Gli apicoltori cercano di preservare la presenza di aree vocate alla marasca, valorizzando un prodotto unico, ma la scarsitร  di fioriture e il fragile equilibrio nel Carso rendono complessa la loro lโ€™attivitร .

๐™Ž๐™ก๐™ค๐™ฌ ๐™๐™ค๐™ค๐™™ รจ quindi intervenuta, istituendo il Presidio del miele di Marasca del Carso, con lโ€™obiettivo di tutelare una produzione sempre piรน ridotta e gli apicoltori del Carso, per la loro opera di salvaguardia e per la scelta di perseguire una conduzione apistica stanziale in un territorio delicato. ยซProdurre miele significa difendere le api, di cui conosciamo bene lโ€™importanza per lโ€™intero ecosistema, e anche curare una pianta che potrebbe andare in estinzione. Con lโ€™apicoltura, insomma, si tutela anche il territorioยป afferma uno degli apicultori.

Passiamo all’aspetto piรน godereccio del prodotto: aspetto, sapore e abbinamenti.

Il colore del miele รจ ambrato, con riflessi rossastri. Per l’alto contenuto di fruttosio si mantiene liquido a lungo, cristallizzando solo dopo lunghi periodi di conservazione. L’odore e l’aroma sono di media intensitร ; il sapore amarognolo ricorda quello della mandorla amara o della confettura di ciliegia. L’abbinamento gastronomico perfetto รจ con formaggi di latteria turnaria a latte crudo, guarda caso un altro presidio Slow Food.

Ape su ciliegio di S. Lucia
Ape su ciliegio di S. Lucia
confezione di miele di Marasca del Carso