𝐋𝐨 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐢 𝐜𝐡𝐞?
Nei pascoli friulani brucano e ruminano numerose specie animali. Alcune selvatiche, altre d’allevamento. Oggi vi racconto della 𝙋𝙚𝙯𝙯𝙖𝙩𝙖 𝙍𝙤𝙨𝙨𝙖… Italiana o Friulana?
La risposta alla domanda è presto fornita: si chiama Pezzata Rossa Italiana dal 1986, per effetto del D.P.R. n° 1134/86. Prima di tale data, la razza era denominata ‘Friulana’.
Ma andiamo per ordine, come d’abitudine.
Verso la fine dell’800 nelle campagne del Friuli VG viene allevata una vecchia razza locale a triplice attitudine: carne, latte e lavoro. Viene chiamata correntemente ‘Friulana’ e la principale caratteristica richiesta è la resistenza di lavoro nei campi. Per la sua morfologia e biologia, adattabilità e fertilità, questa razza è adatta alle diverse situazioni socio-economiche esistenti allora in Friuli.
Nello stesso periodo, su tutto il territorio friulano si diffondono le 𝙡𝙖𝙩𝙩𝙚𝙧𝙞𝙚 𝙩𝙪𝙧𝙣𝙖𝙧𝙞𝙚, cooperative di allevatori nate con lo scopo di trasformare il latte prodotto dai loro soci. Ciò rende una priorità il miglioramento dell’attitudine lattifera. Gli allevatori pensano quindi di migliorare gli standard della razza facendo incrociare le vacche ‘Friulane’ inizialmente con tori Lodigiani e Meranesi, poi Friburghesi ed infine nel 1884 con tori Simmental (cioè della Valle del Simme; non c’entra la carne in scatola) di origini svizzere. Successivamente viene ulteriormente migliorata per il latte, utilizzando tori francesi di razza Montbeliarde, e per la carne attraverso incroci con tori di razza Bavarese e Austriaca.
Gli incroci non sono visti di buon occhio da tutti gli allevatori; numerosi contestano le linee meno spigolose delle forme, che invece caratterizzavano le vacche originarie.
Ma, come sempre, vince l’interesse economico e l’affermarsi di indubbie qualità altamente redditizie degli incroci accelera la diffusione della ‘nuova’ razza a livello nazionale. La Pezzata Rossa ad oggi è allevata con successo in Piemonte, Sicilia e Lombardia, oltre che nel Triveneto, tant’è che si contano circa 58’000 capi, di cui 2/3 presenti proprio nel Triveneto, mentre la restante parte è suddivisa in Centro e Sud Italia.
A livello mondiale, sono censiti 40 milioni di capi di Pezzata Rossa Italiana. Il motivo di questa diffusione è quella di essere una vacca in grado di produrre latte sia di ottima qualità che di resa. Il latte è particolarmente usato per la produzione di formaggio e l’animale fornisce al contempo anche carne di qualità.
La razza possiede un’estrema facilità di adattamento alle condizioni disagiate: circa l’80% degli allevamenti e il 65% delle bovine sono collocate in comprensori montani e collinari. Solo di recente gli estesi allevamenti di pianura stanno iniziando a inserire le Pezzate Rosse nelle proprie mandrie.
Piccola nota polemica. Une delle razze di mucca più famose al mondo è la ‘Frisona’, che viene dalla Frisia (Fryslân), una regione dell’Olanda. Il suo nome è rimasto immutato negli anni: non si chiama l'”𝘖𝘭𝘢𝘯𝘥𝘦𝘴𝘦” per decreto presidenziale.
ᶠᵒᵗᵒ: ᵂⁱᵏⁱᵖᵉᵈⁱᵃ, ᵒᵖᵉʳᵃ ᵈⁱ ᴬˡᵉˣ ᶜᵃᵖᵘᵗⁱ