Sant’Osvaldo

𝐋𝐨 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐢 𝐜𝐡𝐞?

Nei giorni scorsi ho accennato a diversi siti protostorici che venivano eretti con chiari scopi di tumulazione dapprima e celebrativi in seguito. Gli spiegoni sono questi: https://www.tangia.it/tumbare-di-foscjan/

e https://www.tangia.it/mereto-di-tomba/

Reputando l’argomento interessante, insisto. Stavolta tratto del tumulo di 𝙎𝙖𝙣𝙩’𝙊𝙨𝙫𝙖𝙡𝙙𝙤, identificato col toponimo “Prati della Tomba” o “Prâts de Tombe”, sito nella periferia meridionale di Udine. Come per gli altri due tumuli, anche questo è stato eretto nell’età definita ‘𝘉𝘳𝘰𝘯𝘻𝘰 𝘈𝘯𝘵𝘪𝘤𝘰’ (1920 a.C.). Custodisce la tomba di un giovane uomo, dell’età di 25-30 anni, robusto e in buona salute, alto circa 1,70 mt e dal peso di 75 kg. Gli onori concessigli indicano che godesse di una notevole reputazione e fosse un punto di riferimento all’interno della sua comunità.

Accanto al sito funerario sono stati ritrovati, in tempi recenti, dei resti di attrezzi risalenti al 𝘕𝘦𝘰𝘭𝘪𝘵𝘪𝘤𝘰, di molto antecedente alla civiltà delle tùmbare, a sottolineare che la frequentazione del luogo è antichissima.

Attualmente la struttura misura 26 metri di diametro alla base ed è alto 4 metri. Pare che nel ‘900 fosse molto più ampio (35 metri di diametro alla base) e una cima poco fruibile, che venne spianata per farne un belvedere. La sua dislocazione rispecchia le finalità delle altre tùmbare sparse per il Friuli, nella fascia delle Risorgive: essere ben visibile e delimitare un territorio, oltre che a onorare il defunto.

Le accurate indagini scientifiche e storiche svolte negli anni 2000 – 2002 dall’Università di Udine hanno permesso di svelare non pochi segreti, a dispetto delle numerose violazioni commesse tempo fa da tombaroli improvvisati.

Al centro del tumulo si trova una camera funeraria realizzata in legno, delle dimensioni di 2,30 x 0,80 metri. Al di sopra sono stati depositati dei ciottoloni che, ceduta la copertura lignea della bara, sono crollati sullo scheletro, schiacciandolo. Seguono poi strati di terriccio argilloso, ghiaie e strutture consolidanti in legno.

Lo scheletro è stato rinvenuto in posizione laterale, sul fianco sinistro, lungo la direttrice sud-est / nord-ovest, con la testa volta verso ovest, le mani poste davanti al volto, le gambe leggermente flesse. Il calco fedele all’originale è visibile all’interno dello spazio museale allestito nel tumulo. La camera funeraria era priva di altri suppellettili, ma i pollini presenti nel sito indagato hanno stabilito che l’ambiente circostante era caratterizzato da spazi ampi, dedicati a prato/pascolo e qualche campo coltivato a cereali.

Accanto al tumulo è stata rinvenuta anche una fornace di calce, risalente all’età romana tardoimperiale, che utilizzava in parte anche i ciottoli sottratti alla tomba.

Consiglio di visitare il sito e il piccolo spazio informativo, molto dettagliato, dedicato alla tomba. Le coordinate per raggiungerlo sono: https://goo.gl/maps/PCHYYbHp3mSz8iRQ8

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Il tumulo, o tùmbare, di Sant'Osvaldo
Il tumulo, o tùmbare, di Sant’Osvaldo