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La teoria delle “ππππ£ππ©πͺπ§π” molto in voga nel Medioevo, affonda le proprie radici nella filosofia Neoplatonica dell’antica Grecia. Il filosofo Plotino sosteneva che l’Universo Γ¨ un unico enorme organismo vivente, le cui parti – vegetali, animali, minerali – sono legate fra loro, ad esempio, come lo sono gli organi del corpo umano. L’uomo Γ¨ dunque solo una parte dell’Universo; collabora con le altre parti in base alle sue funzioni e ruoli; riceve dalle altre parti in base alle sue capacitΓ . Quindi ogni componente ha una sua specifica funzione, all’interno di questo enorme organismo. E il suo ruolo Γ¨ determinato dalla forma, o meglio, dal “segno” che porta addosso.
Per estensione, due parti dell’Universo (prendiamo ad esempio una foglia e un organo umano) che abbiano forme (ma anche odore, colore, sapore) simili, sicuramente sono legate fra loro. E la prima parte (la foglia) dev’essere utile a curare eventuali disagi della seconda (l’organo umano).
Contestualizzando la teoria, in un’epoca in cui il popolo era analfabeta e la scienza medica ancora ai primordi, associare mnemonicamente una pianta a un organo e attribuirle proprietΓ curative, rendeva molto probabilmente piΓΉ semplice lo studio dell’antica fitofarmacia. Ippocrate, giusto per citarne uno, curava gli organi malati con il “simile”.
Col tardo Medioevo la teoria riprese vigore, anche grazie al trattato “Signatura Rerum” (1622) – I Segni delle Cose – del filosofo e mistico tedesco Jacob BΓΆhme. L’opera letteraria affermava che le proprietΓ medicinali e terapeutiche di alcune piante fossero deducibili dal solo aspetto esteriore.
Facendo un passo indietro, cito il medico e alchimista Paracelso, precursore di BΓΆhme, che reputava che ogni cosa presente nel Creato fosse permeata dalla presenza di Dio, e che ogni cosa recasse il suo segno. Era compito dell’uomo leggere tali segni e associare tra loro le parti aventi segni simili, piΓΉ precisamente creare analogie morfologiche che svelassero le proprietΓ curative delle singole parti. Paracelso era convinto che “similia similibus curantur” (i simili curano i simili), affermazione associata alla moderna omeopatia, su cui perΓ² non mi dilungo.
Durante il Rinascimento la teoria delle “Segnature” viene parzialmente accantonata, probabilmente a causa di superstizioni e della necessitΓ diffusa di conoscenze piΓΉ scientifiche e razionali.
Ci furono poi altri teorici (Hahnemann e Bach) che ne trattarono, anche in chiavi contrapposte. Il primo si focalizzΓ² sulle capacitΓ delle piante di provocare determinati sintomi di una malattia, segno evidente del legame tra la parte vegetale e l’organo da riparare. L’altro riportΓ² in auge il legame tra piante e uomini sulla base di una comunicazione percettiva tra le parti.
Insomma, l’argomento Γ¨ complesso, molto sfaccettato e delicato; per non urtare la sensibilitΓ di nessuno, mi fermo qui, come incipit allo spiegone.
PerchΓ© ora arriva la parte interessante: le associazioni. Ingenuamente errate, decisamente letali, fortunosamente corrette, blandamente coadiuvanti, a volte fuorvianti.
ππ π£π€ππ, l’esempio piΓΉ classico, segnatura per forma. Il gheriglio ha la forma del cervello umano e gli studi scientifici hanno confermato che Γ¨ ricco di omega3, serotonina, vitamina B6, vitamina E, zinco e rame; tutte sostanze nutritive indispensabili per il buon funzionamento del cervello.
ππ‘ π₯π€π’π€ππ€π§π€, segnatura per forma. Tagliato a metΓ assomiglia al cuore, con due atri e due ventricoli, ed Γ¨ di colore rosso. La scienza conferma gli effetti benefici dell’assunzione di pomodori sulla circolazione e sull’organo cardiaco.
ππ‘ π©ππ§ππ¨π¨πππ€, segnatura per colore. Il colore giallo della sua infiorescenza Γ¨ associata all’ittero, quindi al fegato. Effettivamente Γ¨ un ottimo rimedio fitoterapico per malattie a carico di reni, fegato e cistifellea.
π’ππ¦πͺππ¨ππ©π€, segnatura per forma. La pianta ricorda la coda di cavallo; la relazione, per estensione, ai nostri capelli Γ¨ presto fatta. Gli impacchi di equiseto remineralizzano e rinforzano le nostre chiome. E i microcristalli contenuti nel fusto vegetale venivano usati per lucidare i finimenti metallici dei cavalli.
π’ππͺππ§ππ¨ππ, segnatura per forma. Il fiore della pianta ricorda l’occhio, ergo gli impacchi dovevano lenire i sintomi della congiuntivite e le irritazioni in genere. La farmacopea moderna conferma il potere decongestionante dei colliri contenenti il principio attivo dell’eufrasia.
ππ π¨ππ‘π«ππ, segnatura per forma. Osservate con attenzione la foglia; non somiglia alla nostra lingua? Sia in passato che al giorno d’oggi i decotti di salvia vengono usati, con effetti scientificamente comprovati, per dare sollievo al cavo orale infiammato o lesionato. I nostri nonni la usavano anche come dentifricio.
π’ππ«π€ππππ€, segnatura per forma. Sezionato di traverso, ricorda l’utero, il seme contenuto rappresenta il feto. Il frutto Γ¨ particolarmente ricco di vitamine del gruppo B e acido folico, di cui Γ¨ consigliata l’assunzione alle donne in gravidanza. Pare anche (ma non ho riscontri in merito) che la pianta di avocado ci metta 9 mesi a far maturare il proprio frutto
ππ πππ§π€π©π, segnatura per forma. La rondella del vegetale somiglia a un occhio. Il beta-carotene contenuto nella carota Γ¨ determinante nel prevenire la degenerazione maculare dell’occhio, causata dall’invecchiamento.
ππ€ π―ππ£π―ππ§π€, segnatura per forma. La sua radice contorta e irregolare Γ¨ associata al nostro apparato digestivo. Il suo apporto, innegabile, come rimedio per disturbi gastrici quali nausea, gonfiori e reflussi Γ¨ documentato da ricerche mediche.
ππ π«ππ©π π§π€π¨π¨π, segnatura per forma e colore. Il colore rosso delle foglie ricorda il sangue, le nervature i vasi sanguigni. La scienza medica afferma che le foglie di vite rossa contengono principi attivi antiossidanti e vasoprotettori.
π’πͺπ«π, segnatura per forma. Il grappolo di uva Γ¨ associato al polmone, gli acini agli alveoli. Studi recenti di oncologia dimostrano che l’estratto di semi d’uva potenzia gli effetti delle cure contro alcune forme tumorali dei polmoni.
ππ‘ π¨ππππ£π€, segnatura per forma. I gambi ricordano le ossa (e nella cinematografia del passato, per imitare il rumore di rottura delle ossa, i rumoristi spezzavano proprio un gambo di sedano). Il vegetale contiene silicio e sodio, nelle stesse quantitΓ delle nostre ossa. Il suo consumo Γ¨ dunque consigliato per rinforzare il nostro scheletro
Ovviamente la teoria delle Segnature ha preso anche qualche sonoro abbaglio.
ππ π₯πͺπ‘π’π€π£ππ§ππ, chiamata cosΓ¬ per la somiglianza col nostro organo (le foglie picchiettate di bianco ricordano i bronchioli), sembrava avere proprietΓ espettoranti, sedative della tosse. Recenti studi negano tali proprietΓ .
π’ππ₯ππ©πππ, per la forma trilobata e il colore rosso della pagina inferiore delle foglie, era collegata al fegato. Pareva avere effetti benefici nella cura delle affezioni epatiche. La moderna medicina smentisce tali effetti.
Spulciando il web ne troverete altre, di associazioni.
Vi ricordo come sempre, che l’uso di fitoterapici dev’essere consigliato ed effettuato sotto controllo medico. Il “fai da te” nella cura di affezioni, malattie o patologie non va nemmeno preso in considerazione. Ognuno Γ¨ libero di credere ciΓ² che piΓΉ gli aggrada ma la salute ha bisogno di studi scientifici, basi mediche e competenze mirate.
