ππ¨ π¬ππ©ππ―π’ ππ‘π?
Lo spiegone di oggi sarebbe dovuto essere sulla volpe, ma non temete: arriverΓ a breve. Documentandomi su libri e sul web alla ricerca di qualche chicca insolita del furbo canide, ho appreso che esso pratica la π©ππ£ππ©π€π¨π.
Si tratta di un comportamento che puΓ² essere di difesa o offesa: simula lo stato di morte tramite l’irrigidimento dei muscoli, tanto da essere scambiato per un cadavere. La strategia evolutiva Γ¨ adottata da numerose specie animali (e vegetali) filogeneticamente anche molto distanti. CioΓ¨, esseri viventi molti diversi tra loro, con una storia evolutiva divergente (che dΓ quindi origine a nuove specie), assumono gli stessi atteggiamenti per ottenere un risultato identico: fuggire al predatore, in questo caso.
La tanatosi, come πππππ¨π, viene messa in atto da rettili, mammiferi, uccelli, anfibi, pesci e insetti. Insomma, abbraccia quasi tutto il regno animale. Con alcune manifestazioni decisamente melodrammatiche, da premio Oscar per l’attore protagonista.
Ad esempio la πππ¨πππ πππ‘ ππ€π‘π‘ππ§π (ππ’π΅π³πͺπΉ π―π’π΅π³πͺπΉ), abituale frequentatrice dei corsi d’acqua friulani. Se disturbata, si distende ventre all’aria, rilascia dalla cloaca un liquido maleodorante, che simula l’odore di un cadavere, e spalanca la bocca, facendone fuoriuscire sangue.
Oppure il ππ§πππ€π£π ππ‘π₯ππ£π€ (ππ¦π΄π©π―π’ π«πΆπ―π€π¦π’), una specie di libellula presente anch’essa in Friuli VG. La femmina, per evitare di accoppiarsi con maschi non desiderati, si finge morta, lasciandosi cadere teatralmente a terra. Al maschio non resta che rivolgere le sue attenzioni altrove. Valida alternativa al “ho mal di testa”.
Ma anche il π§π ππ π¦πͺπππ‘ππ (ππ³π¦πΉ π€π³π¦πΉ), se Γ¨ afferrato da un predatore, si finge morto, per poi improvvisamente prendere il volo e fuggire via.
L’π€π₯π€π¨π¨πͺπ’ πππ‘π‘π πππ§πππ£ππ (ππͺπ₯π¦ππ±π©πͺπ΄ π·πͺπ³π¨πͺπ―πͺπ’π―π’) Γ¨ capace di autoindurre uno stato che si avvicina al coma e che puΓ² durare fino a quattro ore. L’animale cade su un lato, con bocca e occhi spalancati e lingua penzoloni, ed emette un liquido verde e maleodorante dal didietro. Poco appetibile, sinceramente.
Edit; date un’occhiata a questo video per rendervi conto dell’eccelsa capacitΓ interpretativa dell’opossum.
Quelle sopra elencate sono tutte specie animali solitamente predate da carnivori che si cibano esclusivamente di carne fresca ed evitano, se possono, la saprofagia.
Dicevamo che anche la π«π€π‘π₯π (ππΆππ±π¦π΄ π·πΆππ±π¦π΄) la adotta, con lo scopo opposto, come π€ππππ¨π. Si finge morta per attirare i corvi e cornacchie, specie necrofaghe: questi, scambiandola per una carogna, le si avvicinano, ma appena giungono alla sua portata vengono catturati e sbranati dalla astuta predatrice.
E l’animale uomo? Pure la specie umana adotta una strategia simile alla tanatosi. Quando non vuole essere tirata in ballo da due litiganti, ad esempio. Oppure Γ¨ messa a disagio o in imbarazzo. I muscoli si irrigidiscono, lo sguardo si abbassa, il respiro si riduce, la voce tace. Si annulla, sparisce.
Ma l’animale che ha suscitato, spulciando il web, tutta la mia comprensione e compassione Γ¨ un π’πππππ€, maschio nello specifico. La fotografia che lo immortala Γ¨ stata scattata da Federica Vinci, nei pressi di un tempio in Cambogia, ed era finalista al concorso Comedy Wildlife Photography Awards del 2022. Ritrae il poveretto riverso, apparentemente esanime, a terra mentre la femmina, in posizione di dominanza, gli intima: “dobbiamo parlare”. Scelta obbligata: o la finta morte subitanea o quella vera, ma lenta e per sfinimento.
Vi consiglio di dare un’occhiata alle altre foto finaliste:
https://www.vanityfair.it/foto-di-animali-che-fanno-ridere-finalisti-comedy-wildlife-photo-awards-2022
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