𝐋𝐨 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐢 𝐜𝐡𝐞?
𝘛𝘦𝘮𝘱𝘶𝘴 𝘧𝘶𝘨𝘪𝘵, espressione latina che tradotta significa “il tempo fugge”, deriva da un verso delle Georgiche di Virgilio. E’ l’ineluttabile e lapalissiana conferma della quarta dimensione e ci mette di fronte non solo all’alternarsi di giorno/notte e estate/inverno, ma anche del succedersi di eventi che delle nostre misere scale temporali si fanno un baffo.
Il Sole splende nel nostro cielo da 5 miliardi di anni e ci metterà, salvo cataclismi interstellari, altrettanto prima di espandersi e inglobare il suo sistema di pianeti fedeli.
La vita sulla Terra è iniziata 3,5 miliardi di anni fa, grazie a dei batteri.
Noi, come ominidi (𝘏𝘰𝘮𝘰 𝘩𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪𝘴) abbiamo iniziato a calpestare le savane africane circa 2 milioni di anni fa.
Da 10’000 anni alteriamo l’ambiente adattandolo alle nostre esigenze (agricoltura e allevamento).
Geologi e storici stanno discutendo in merito all’evento storico che abbia segnato la nuova epoca geologica (l’Antropocene), con segni quindi evidentemente riscontrabili nelle rocce e nei sedimenti. Le date proposte sono numerose:
- La domesticazione del fuoco con gli inevitabili incendi di vaste aree (circa 125’000 anni fa) e la deposizione di particolato combusto nei sedimenti.
- La domesticazione di piante e animali (circa 10’000 anni fa) con la comparsa di specie domestiche e scomparsa di grandi mammiferi selvatici.
- L’industrializzazione (250 – 200 anni fa) con i segni manifesti dello sfruttamento massiccio dei combustibili fossili e la nascita dei prodotti di sintesi.
- Gli esperimenti nucleari (1945) che più evidenti di così non si può.
Ma questo voleva essere uno spiegone sul come si misura il tempo. Avete mai visto una candela segnatempo? Il primo orologio a candela risale al 520 d.C. e viene citato in un poema cinese. Conosce fin da subito ampia diffusione: Egitto, penisola arabica, Europa. Nel Medioevo ne facevano largo uso i monaci, per segnare il tempo dei momenti di preghiera.
In pratica, calcolando correttamente il fattore di consunzione della cera e dello stoppino e segnando delle tacche lungo l’asta della candela, si poteva osservare il trascorrere del tempo. Gli orologi a candela rimasero in uso fino al XVIII secolo, nonostante l’avvento dei moderni orologi a carica, considerato anche il costo bassissimo della materia prima.
Ma c’è di più: una candela segnatempo poteva diventare anche sveglia. Bastava infilare dei chiodi di ferro nelle tacche orarie e posizionare la candela su un piatto metallico. Mano mano che la cera e lo stoppino si consumavano, i chiodi cadevano nel piatto facendo rumore e destando (forse) il fruitore della sveglia.
ᶠᵒᵗᵒ: ᶠᵃᶜᵉᵇᵒᵒᵏ ⁽ᴱᵃʳᵗʰˡʸ ᴹⁱˢˢⁱᵒⁿ⁾