๐๐จ ๐ฌ๐๐ฉ๐๐ฏ๐ข ๐๐ก๐?
In Friuli VG contiamo numerosissimi habitat diversi, che ospitano la vasta biodiversitร che caratterizza la nostra regione, solcata da trafficati corridoi ecologici, protetta da poderose catene montuose, percorsa da ben quattro zone bioclimatiche diverse e appoggiata su un’ampia e variegata sequenza temporale di rocce.
Le ๐ฉ๐ค๐ง๐๐๐๐ง๐ sono un’espressione di queste condizioni particolari. Cosa sono? Sono ambienti che presentano abbondanti corsi d’acqua, in lento movimento e a basse temperature. L’umiditร persistente permette lo sviluppo di vegetazione prevalentemente erbacea – muschi, graminacee e ciperacee. Unita alla temperatura rigida, alla eventuale presenza di sostanze acide prodotte da alberi a fusto (querce, castagni, abeti, faggi), alla scarsitร di ossigeno contenuto nell’acqua, tutti questi fattori inibiscono l’attivitร degradante di batteri e microrganismi. Il materiale vegetale, ma anche animale, tende quindi ad accumularsi e stratificarsi, generando la torba.
Le torbiere sono piรน numerose nell’Europa settentrionale e assenti in quella mediterranea. In Friuli VG ne abbiamo ben 10. Oggi vi accenno alla torbiera di Sequals.
E’ piuttosto piccola, copre solo 12 ettari, posta a confine col comune di Travesio, in un’area denominata “๐๐ฐ๐ด๐ค๐ฐ ๐๐ข๐จ๐ณ๐ฆ๐ฅ๐ช”. Viene istituita come ZSC (๐ฏ๐ค๐ฃ๐ ๐จ๐ฅ๐๐๐๐๐ก๐ ๐๐ ๐๐ค๐ฃ๐จ๐๐ง๐ซ๐๐ฏ๐๐ค๐ฃ๐ ), quindi area protetta, nel 1998, per l’elevato grado di biodiversitร che, nonostante tutto, persiste in questo ridotto lembo di terra e acqua. Valgono le medesime regole dei SIC (sito di interesse comunitario) e ZPS (zone protezione speciale, specifici per avifauna). Non si accede con mezzi a motore, non vi si costruisce, non si asporta nulla, non si accendono fuochi, niente schiamazzi, non si pratica agricoltura, nรฉ allevamento, nรฉ silvicoltura.
La torbiera di Sequals รจ definita “bassa, alcalina” ed รจ ciรฒ che resta di una torbiera pedemontana ben piรน estesa, che copriva questa parte del Friuli collinare fino alla fine del XIX secolo. Con le bonifiche attuate allo scopo di sottrarre terreni fertili a questa palude e di rendere le condizioni di vita e igienico-sanitarie delle genti residenti piรน sane, il rio Macile di Spilimbergo ha subito profondi cambiamenti. Sia nel corso che nella portata.
Anche il prelievo di materiale combustibile (la torba รจ nonostante il basso potere calorico, un combustibile fossile facilmente reperibile) ha contribuito pesantemente alla riduzione di queste aree particolari.
Le praterie umide e i boschetti di betulle sono sopravvissute solo qui, nelle depressioni createsi ai piedi dei colli di conglomerati miocenici (20 – 5 milioni di anni fa).
Le numerose e preziose specie vegetali che caratterizzano la torbiera sono: il giunco nero comune (๐๐ค๐ฉ๐ฐ๐ฆ๐ฏ๐ถ๐ด ๐ฏ๐ช๐จ๐ณ๐ช๐ค๐ข๐ฏ๐ด), la rincospora bianca (๐๐ฉ๐บ๐ฏ๐ค๐ฉ๐ฐ๐ด๐ฑ๐ฐ๐ณ๐ข ๐ข๐ญ๐ฃ๐ข), la ๐ก๐๐ฅ๐๐ง๐๐๐ ๐๐ ๐๐ค๐๐จ๐๐ก (๐๐ช๐ฑ๐ข๐ณ๐ช๐ด ๐ญ๐ฐ๐ฆ๐ด๐ฆ๐ญ๐ช๐ช) e il ๐ซ๐๐ฉ๐๐๐๐๐ฃ๐ค ๐๐จ๐ฉ๐๐ซ๐ค (๐๐ฑ๐ช๐ณ๐ข๐ฏ๐ต๐ฉ๐ฆ๐ด ๐ข๐ฆ๐ด๐ต๐ช๐ท๐ข๐ญ๐ช๐ด).
Su queste ultime due specie vale la pena soffermarsi. Sono orchidee, rare a livello nazionale. La prima รจ il simbolo del biotopo, ha un aspetto piuttosto dimesso, con due foglie opposte (caratteristiche che generalmente rende facile il riconoscimento di un’orchidea) che avvolgono la base del fusto. I piccoli fiori giallo-verdastri sono posti in cima al fusto. Il labello, cioรจ quel petalo che fa da pista di atterraggio per gli insetti impollinatori, รจ in posizione verticale.
Il viticcino invece presenta le infiorescenze disposte a spirale. La fioritura interessa dapprima i fiori posti piรน in basso sul fusto e si espande poi verso quelli posizionati superiormente. Sono entrambe specie interessate da un forte declino, causato dalla distruzione, alterazione o banalizzazione dell’habitat a cui sono legate.
Gli alberi a fusto sono soprattutto castagni, frassini maggiori, betulle. L’ontano nero (๐๐ญ๐ฏ๐ถ๐ด ๐จ๐ญ๐ถ๐ต๐ช๐ฏ๐ฐ๐ด๐ข) mantiene dimensioni arbustive, come anche il salice e la frangola (๐๐ณ๐ข๐ฏ๐จ๐ถ๐ญ๐ข ๐ข๐ญ๐ฏ๐ถ๐ด). A fare da tappeto vegetale alla torbiera ci pensano il brugo (๐๐ข๐ญ๐ญ๐ถ๐ฏ๐ข ๐ท๐ถ๐ญ๐จ๐ข๐ณ๐ช๐ด), l’eufrasia (๐๐ถ๐ฑ๐ฉ๐ณ๐ข๐ด๐ช๐ข ๐ฎ๐ข๐ณ๐ค๐ฉ๐ฆ๐ด๐ฆ๐ต๐ต๐ช๐ช), le genziana mettimborsa (๐๐ฆ๐ฏ๐ต๐ช๐ข๐ฏ๐ข ๐ฑ๐ฏ๐ฆ๐ถ๐ฎ๐ฐ๐ฏ๐ข๐ฏ๐ต๐ฉ๐ฆ), il senecione palustre (๐๐ฆ๐ฏ๐ฆ๐ค๐ช๐ฐ ๐ฑ๐ข๐ญ๐ถ๐ฅ๐ฐ๐ด๐ถ๐ด).
Non dimentichiamoci della rosรฒlida (๐๐ณ๐ฐ๐ด๐ฆ๐ณ๐ข ๐ณ๐ฐ๐ต๐ถ๐ฏ๐ฅ๐ช๐ง๐ฐ๐ญ๐ช๐ข), piccola pianta carnivora, del trifoglio d’acqua (๐๐ฆ๐ฏ๐บ๐ข๐ฏ๐ต๐ฉ๐ฆ๐ด ๐ต๐ณ๐ช๐ง๐ฐ๐ญ๐ช๐ข๐ต๐ข) e del giaggiolo siberiano (๐๐ณ๐ช๐ด ๐ด๐ช๐ฃ๐ช๐ณ๐ช๐ค๐ข). Sono specie rare a livello regionale, presenti praticamente solo nella pedemontana.
L’avifauna e i mammiferi, per la ridotta superficie dell’area protetta, rivestono interesse marginale. E’ comunque presente la migratrice Averla piccola (๐๐ข๐ฏ๐ช๐ถ๐ด ๐ค๐ฐ๐ญ๐ญ๐ถ๐ณ๐ช๐ฐ). Oltre al lupo e al pipistrello Barbastello (๐๐ข๐ณ๐ฃ๐ข๐ด๐ต๐ฆ๐ญ๐ญ๐ข ๐ฃ๐ข๐ณ๐ฃ๐ข๐ด๐ต๐ฆ๐ญ๐ญ๐ถ๐ด), specie protette come da allegati: II e IV della Direttiva 92/43/CEE.
Invece, per la costante presenza di rigagnoli e acquitrini, anfibi e rettili la fanno da padrona. Si contano le presenze del tritone crestato (๐๐ณ๐ช๐ต๐ถ๐ณ๐ถ๐ด ๐ค๐ข๐ณ๐ฏ๐ช๐ง๐ฆ๐น), del tritone punteggiato (๐๐ณ๐ช๐ต๐ถ๐ณ๐ถ๐ด ๐ท๐ถ๐ญ๐จ๐ข๐ณ๐ช๐ด) e del tritone alpino (๐๐ณ๐ช๐ต๐ถ๐ณ๐ถ๐ด ๐ข๐ญ๐ฑ๐ฆ๐ด๐ต๐ณ๐ช๐ด). La rana di Lataste (๐๐ข๐ฏ๐ข ๐ญ๐ข๐ต๐ข๐ด๐ต๐ฆ๐ช), la agile (๐๐ข๐ฏ๐ข ๐ฅ๐ข๐ญ๐ฎ๐ข๐ต๐ช๐ฏ๐ข), la ibrida dei fossi (๐๐ฆ๐ญ๐ฐ๐ฑ๐ฉ๐บ๐ญ๐ข๐ด ๐ฆ๐ด๐ค๐ถ๐ญ๐ฆ๐ฏ๐ต๐ถ๐ด), la raganella italiana (๐๐บ๐ญ๐ข ๐ช๐ฏ๐ต๐ฆ๐ณ๐ฎ๐ฆ๐ฅ๐ช๐ข), l’ululone dal ventre giallo (๐๐ฐ๐ฎ๐ฃ๐ช๐ฏ๐ข ๐ท๐ข๐ณ๐ช๐ฆ๐จ๐ข๐ต๐ข). La salamandra pezzata (๐๐ข๐ญ๐ข๐ฎ๐ข๐ฏ๐ฅ๐ณ๐ข ๐ด๐ข๐ญ๐ข๐ฎ๐ข๐ฏ๐ฅ๐ณ๐ข). Il saettone (๐๐ญ๐ข๐ฑ๐ฉ๐ฆ ๐ญ๐ฐ๐ฏ๐จ๐ช๐ด๐ด๐ช๐ฎ๐ข), il biacco (๐๐ฐ๐ญ๐ถ๐ฃ๐ฆ๐ณ ๐ท๐ช๐ณ๐ช๐ฅ๐ช๐ง๐ญ๐ข๐ท๐ถ๐ด), il ramarro (๐๐ข๐ค๐ฆ๐ณ๐ต๐ข ๐ท๐ช๐ณ๐ช๐ฅ๐ช๐ด) e la lucertola muraiola (๐๐ฐ๐ฅ๐ข๐ณ๐ค๐ช๐ด ๐ฎ๐ถ๐ณ๐ข๐ญ๐ช๐ด).
Infine, nei canali di scolo, pare nascondersi il gambero di fiume (๐๐ถ๐ด๐ต๐ณ๐ฐ๐ฑ๐ฐ๐ต๐ข๐ฎ๐ฐ๐ฃ๐ช๐ถ๐ด ๐ฑ๐ข๐ญ๐ญ๐ช๐ฑ๐ฆ๐ด).
Sto pensando a un’escursione in zona Sequals, casualmente. Chi รจ interessato?