UVA e scorpioni

𝐋𝐨 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐢 𝐜𝐡𝐞?
Le case friulane ospitano, senza spesso saperlo, alcuni fossili viventi, i cui antenati più diretti risalgono a 510 milioni di anni fa e abitavano gli enormi oceani del Cambriano. In realtà, le specie odierne (2000 censite) sono nate 420 milioni di anni fa e si sono adattate alla vita sulla terraferma. Ragguardevole comunque, se pensate che sono sopravvissute egregiamente a 5 estinzioni di massa.

Ognuna di esse, vedi qualche spiegone fa, ha tolto dalla faccia della Terra tra il 50 e l’80% delle specie viventi presenti. Stiamo parlando degli scorpioni, di dimensioni più piccole dei loro antenati, ma fenotipicamente ancora molto simili. In Friuli annoveriamo soprattutto l’𝘌𝘶𝘴𝘤𝘰𝘳𝘱𝘪𝘶𝘴 𝘪𝘵𝘢𝘭𝘪𝘤𝘶𝘴, insieme ad altre 24 specie diffuse per lo stivale. Sono cugini dei ragni (aracnidi) e non godono di buona fama, essendo tutte le specie velenose.

La puntura di scorpione è un evento raro, perché l’animale è schivo e notturno, ma se si sente minacciato fa ricorso al veleno contenuto nel pungiglione. Il fastidio percepito è simile alla puntura di vespa, di scarsa rilevanza medica, salvo ipersensibilità.

Ma sono anche affascinanti, visto che se li si espone ai raggi ultravioletti (con lunghezza d’onda compresa tra i 360 e i 495 nm), emettono luce visibile di colore blu/verde brillante. Il fenomeno della fluorescenza non ha ancora trovato una spiegazione scientifica, però rende il lavoro dei ricercatori più semplice e immediato.

La loro presenza nelle nostre case potrebbe palesarsi grazie alla muta, cioè all’esoscheletro (detta esuvia) abbandonato dall’animale quando ormai gli risulta troppo piccolo e stretto.

La femmina di scorpione partorisce, dopo una gravidanza che può durare dai 2 ai 24 mesi, un centinaio di scorpioncini, tutti perfettamente formati, ma con un esoscheletro ancora morbido. I piccoli sono provvisti di tarsi (zampette) adatti ad afferrare e aggrapparsi saldamente al dorso della madre. Lei li scarrozzerà, a mò di scuolabus, fino alla loro prima muta (5 – 30 giorni di vita). In quel periodo farà anche a meno di mangiare, per evitare di cibarsi inavvertitamente dei propri cuccioli.

Una volta completata la prima muta, gli scorpioncini saranno autonomi, dotati di pungiglione, chele ed esoscheletro come un individuo adulto, ma in miniatura. La mamma tollererà la loro presenza nella tana ancora per un pò di tempo, dopo di che andranno in dispersione, ad occupare nuovi spazi, nuove case.
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Fosforescenza dell’esoscheletro di scorpione