Vipera del corno

๐‹๐จ ๐ฌ๐š๐ฉ๐ž๐ฏ๐š๐ญ๐ž ๐œ๐ก๐ž?

Alcuni spiegoni fa ho esposto una breve carrellata sui serpenti presenti in Friuli VG e la vera o presunta letalitร  del loro morso. E vi ho anche accennato alla presenza della ๐™ซ๐™ž๐™ฅ๐™š๐™ง๐™– ๐™™๐™š๐™ก ๐™˜๐™ค๐™ง๐™ฃ๐™ค (๐˜๐˜ช๐˜ฑ๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ข ๐˜ข๐˜ฎ๐˜ฎ๐˜ฐ๐˜ฅ๐˜บ๐˜ต๐˜ฆ๐˜ด) nella Riserva Naturale regionale del Lago di Cornino. Oggi vi svelo, per chi non lo sapesse giร , che all’interno del centro visite della Riserva sono ospitate tre esemplari femmine di vipera del corno, in una teca apposita.

Se capitate da quelle parti in una giornata assolata, ma non troppo calda, potreste avere la fortuna sfacciata di osservarle tutte e tre, pigramente distese a crogiolarsi, accarezzate dai raggi del Sole.

Sono rettili affascinanti, sia per come si muovono e sanno nascondersi in natura, che per la loro diffidenza e timidezza. Sono dotate di ghiandola velenifera, situata nella regione posteriore del capo. Il veleno รจ composto principalmente da acqua; infatti le ghiandole velenifere, in origine erano salivarie e producevano normalissima saliva. Poi la selezione naturale e gli adattamenti della specie hanno portato a un diverso “utilizzo” di suddette ghiandole.

Il veleno prodotto dalle vipere – vi ricordo per inciso che tutte le ๐™ฉ๐™ช๐™ฉ๐™ฉ๐™š ๐™ก๐™š ๐™ซ๐™ž๐™ฅ๐™š๐™ง๐™š ๐™จ๐™ค๐™ฃ๐™ค ๐™ซ๐™š๐™ก๐™š๐™ฃ๐™ค๐™จ๐™š – contiene albumine ad elevata tossicitร  e proteine enzimatiche che agiscono su tessuti, sulla coagulazione ematica, sul sistema nervoso. Ma, come giร  accennato altrove, prima che la vipera vi morda e inietti il suo prezioso veleno, bisogna darle parecchio fastidio, impedirle una via di fuga o coglierla di sorpresa. Noi umani siamo prede indigeste, e sprecare una dose di veleno, sapendo giร  che non diventeremo cibo per la vipera, รจ dal punto di vista ergonomico una decisione infausta per il rettile.

Il veleno le serve per difendersi da predatori oggettivamente pericolosi o immobilizzare il prossimo pasto. Rimanere a secco di veleno, puรฒ significare la morte per la vipera. Mentre per noi, adulti normopeso e di sana e robusta costituzione, comporta al massimo (nel 99% dei casi di morsi con inoculazione) un periodo di osservazione in una struttura sanitaria. Per sapere come comportarvi se si verificasse uno di questi morsi, vi rimando allo spiegone dedicato: https://www.tangia.it/morso/

La vipera del corno รจ presente in Friuli VG, in qualche stazione bellunese e bolzanina (da verificare), in Carinzia, in Slovenia, lungo la penisola balcanica, fino in Turchia. Ama gli ambienti rocciosi e le pietraie esposte a meridione, aree tipiche del Carso e delle Prealpi friulane; difficile incontrarla oltre i 1700 mt. s.l.m.

Da ottobre fino a marzo va in latenza invernale, una specie di letargo, ma per rettili. La latenza permette agli animali ectotermi (la cui temperatura corporea dipende da quella ambientale) di schiacciare pisolini brevi e risvegliarsi all’improvviso, non appena le temperature esterne lo permettono. Oppure di restare al sicuro, in qualche anfratto riparato, in attesa che arrivi la primavera.

Non appena escono dai loro ripari, i maschi iniziano le lotte per l’accoppiamento. La femmina di vipera รจ ovovivipara. Cioรจ produce uova all’interno del proprio ovidotto; in quelle fecondate si sviluppano, sempre restando nell’addome materno, dei piccoli che vengono partoriti, una volta maturi, come animali vivipari, senza guscio, dalle sembianze dell’adulto, solo di dimensioni ridotte. Ne partorisce solitamente una decina, a volte fino a 20. I viperini raggiungeranno, salvo mortalitร  infantile, l’etร  adulta dopo 4 – 5 anni. Vivranno in media circa 20 anni.

Le vipere del corno mangiano lucertole, topi, arvicole, talpe, ghiri, uccelli di piccole dimensioni. Sono predate da pochi animali, viste le difese di cui dispone; solitamente cinghiali e rapaci diurni hanno qualche successo nella caccia alle vipere.

Come si riconoscono le vipere? Con l’๐™–๐™ฉ๐™ฉ๐™š๐™ฃ๐™ฉ๐™– ๐™ค๐™จ๐™จ๐™š๐™ง๐™ซ๐™–๐™ฏ๐™ž๐™ค๐™ฃ๐™š di alcune parti anatomiche, paure ataviche permettendo. Le pupille sono ovali e verticali, come i gatti; le squame cefaliche (della testa) sono numerose e piccole; il corpo รจ tozzo (difficilmente superano gli 80 cm.) e la testa รจ ben distinta dal collo; quest’ultima รจ piatta e di forma quasi triangolare; la coda รจ corta. Ma la caratteristica piรน evidente, che assegna anche il nome comune al rettile, รจ quella appendice carnosa, lunga 2/3 mm., che sporge dal suo naso.

Per chi volesse fare affidamento sul colore della livrea, sappia che รจ assai variabile. La greca a rombi, che nelle foto reperite sul web รจ sempre cosรฌ distinta, visibile e solca il dorso dell’animale, raramente lo รจ in natura. I maschi presentano un colore di fondo grigio, con la greca quasi nera. Ma possono sviluppare anche macchie scure lungo i fianchi, assenti nelle femmine. Queste, a loro volta, hanno squame grigio-brunastre, che possono tendere al rossiccio (chiamata livrea “๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ช๐˜ต๐˜ณ๐˜ช๐˜ด๐˜ต๐˜ช๐˜ค๐˜ข”). I melanismi, cioรจ le colorazioni molto scure, o i leucismi, quelle particolarmente chiare, sono abbastanza rari.

I pericoli maggiori che corre la vipera sono l’ignoranza dell’escursionista occasionale e l’aviditร  dei collezionisti. Esiste un fiorente mercato, soprattutto in Germania e Austria, dove si vendono e acquistano esemplari catturati in natura. Nonostante questa pratica deplorevole e illegale, il numero di vipere pare stabile. Anzi, laddove il fuoco ha ridimensionato pesantemente l’avanzare del bosco, le vipere sono numericamente in deciso aumento. Rammento, per completezza, che catturare, ferire o uccidere una vipera in Friuli VG รจ vietato e sanzionabile.

Pe finire sfato alcune leggende metropolitane: le vipere non sono state gettate dagli elicotteri per ripopolare i boschi; le loro vertebre essiccate e riunite a mรฒ di rosario, non proteggono dal malocchio; le vipere non saltano, nemmeno quelle chiamate “poskok”, cioรจ “saltatore”; la grappa, con la testa di vipera annegata dentro, non ha proprietร  digestive migliori di una qualsiasi grappa bianca. Perรฒ se volete farvi due risate, leggete ‘๐˜“๐˜ข ๐˜ง๐˜ข๐˜ฎ๐˜ฐ๐˜ด๐˜ข ๐˜ช๐˜ฏ๐˜ท๐˜ข๐˜ด๐˜ช๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ฆ ๐˜ฅ๐˜ฆ๐˜ญ๐˜ญ๐˜ฆ ๐˜ท๐˜ช๐˜ฑ๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ฆ ๐˜ท๐˜ฐ๐˜ญ๐˜ข๐˜ฏ๐˜ต๐˜ช ๐˜ฆ ๐˜ข๐˜ญ๐˜ต๐˜ณ๐˜ฆ ๐˜ญ๐˜ฆ๐˜จ๐˜จ๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ฅ๐˜ฆ ๐˜ฎ๐˜ฆ๐˜ต๐˜ณ๐˜ฐ๐˜ฑ๐˜ฐ๐˜ญ๐˜ช๐˜ต๐˜ข๐˜ฏ๐˜ฆ ๐˜ฅ๐˜ฆ๐˜ญ๐˜ญ’๐˜๐˜ต๐˜ข๐˜ญ๐˜ช๐˜ข ๐˜ฅ’๐˜ฐ๐˜จ๐˜จ๐˜ช’ di Paolo Toselli. E fate visita alle tre stupende vipere ospitate a Cornino.

Vipera del corno
Vipera del corno (Foto: Ilaria Cumini)