𝐋𝐨 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐢 𝐜𝐡𝐞?
Secondo Wikipedia, la 𝙗𝙖𝙣𝙙𝙞𝙚𝙧𝙖 del Friuli è una delle più antiche al mondo. Ufficialmente il vessillo viene adottato dalla Patria Friulana nel 1334, nel periodo in cui il Patriarcato di Aquileia è retto da 𝘉𝘦𝘳𝘵𝘳𝘢𝘯𝘥 𝘥𝘦 𝘚𝘢𝘪𝘯𝘵 𝘎𝘦𝘯𝘪è𝘴 (nato in Guascogna nel 1258 ?, deceduto a San Giorgio della Richinvelda nel 1350).
Un lembo del mantello indossato da Bertrando è ancora conservato, insieme alle mortali spoglie del Patriarca, in una teca sotto l’altare di San Giuseppe nel duomo di Udine. E ritrae la figura stilizzata di un uccello rapace, dai colori gialli vividi, artigli rossi, su sfondo azzurro.
Attenendoci a quella figura – l’uccello rapace – si possono fare le seguenti osservazioni: l’animale ha il capo e il collo privi di piume, alla base del collo è presente un collare, i tarsi sono glabri. Considerato che l’𝙖𝙦𝙪𝙞𝙡𝙖 (reale) ha testa e collo piumati, non presenta alcun collare alla base del collo e i tarsi piumati pure loro, se ne deduce che il rapace decorato sul mantello del beato Bertrando è più verosimilmente un 𝙜𝙧𝙞𝙛𝙤𝙣𝙚 (𝘎𝘺𝘱𝘴 𝘧𝘶𝘭𝘷𝘶𝘴).
Tant’è che i grifoni nel medioevo erano presenti numerosi nel Friuli collinare e pedemontano, sia come migratori che come stanziali. Hanno capo e collo glabri, come pure i tarsi e presentano un fitto collare di piumette alla base del collo che impedisce a quelle sottostanti di imbrattarsi di cibo (carne in decomposizione, visto che i grifoni sono saprofagi)
E’ fuor di dubbio che la bandiera attuale riporti invece un’aquila (𝘈𝘲𝘶𝘪𝘭𝘢 𝘤𝘩𝘳𝘺𝘴𝘢𝘦𝘵𝘰𝘴), simbolo del potere dell’Impero Romano, con riferimenti evidenti alla colonia romana in terra friulana di Aquileia.
Anche questo argomento suscita versioni contrapposte. Da un lato chi sostiene che l’avamposto romano si sia semplicemente insediato su un agglomerato urbano ben più antico: 𝘈𝘬𝘪𝘭𝘦𝘪𝘢 sul fiume 𝘈𝘬𝘪𝘭𝘪𝘴 (oggi prosciugato), fondata nel 400 a.C. dai Carni, popolazione celtica (spiegone: https://www.tangia.it/aquileia-fondata-dai-carni/ ). Chi invece insiste sulla fondazione ex-novo della colonia nel 181 a.C. ad opera dei Romani. La credenza che il nome Aquileia derivi da Aquila è assai antica e corroborata da una tradizione locale, secondo cui un’aquila in volo augurale avrebbe accompagnato i coloni nella fondazione della città e ne avrebbe ispirato il nome.
Ma torniamo alla bandiera. I detrattori della teoria del grifone affermano che in araldica il citato rapace ha corpo di leone e testa d’aquila, nulla a che vedere con l’animale reale.
Intervengono anche altri appunti mossi: il blasone nobiliare del beato Bertrando era composto da uno scudo con traverse, ben lontano dall’effige animale.
Sorge spontaneo anche chiedersi che vessillo avesse il Patriarcato (che nasce il 3 aprile 1077) negli anni tra la fondazione e l’adozione (1334) del presunto grifone imposto da Bertrando.
A ingarbugliare il dibattito arrivano i numismatici, i quali affermano che monete coniate nell’Aquileiese, ben prima del 1334, raffigurino indubbiamente delle aquile. Ma in questo caso potrebbero riferirsi all’aquila romana, non certo a quella dello stemma friulano.
Insomma, la questione è aperta e l’argomento scottante, per certi versi molto divisivo, per altri fonte di sentimenti e moti patriottici che vedono giustamente nella ‘Patrie dal Friûl’ un luogo e un patrimonio da custodire, proteggere e valorizzare.
ᶠᵒᵗᵒ [ᴬⁿᵗⁱᶜᵒ ᵛᵉˢˢⁱˡˡᵒ ᵖᵃᵗʳⁱᵃʳᶜᵃˡᵉ ᶜʰᵉ ᶠᵃᶜᵉᵛᵃ ᵖᵃʳᵗᵉ ᵈᵉˡ ᶜᵒʳʳᵉᵈᵒ ᶠᵘⁿᵉᵇʳᵉ ᵈᵉˡ ᴮᵉᵃᵗᵒ ᴾᵃᵗʳⁱᵃʳᶜᵃ ᴮᵉʳᵗʳᵃⁿᵈᵒ ⁽¹²⁵⁸ ⁻ ¹³⁵⁰⁾]: ᵂⁱᵏⁱᵖᵉᵈⁱᵃ ⁻ ˢᵃᵇ.ᵖⁱᵗᵗᵘ, ᶜᶜ ᴮʸ⁻ˢᴬ ⁴.⁰
