Osoppo, la storia

๐‹๐จ ๐ฌ๐š๐ฉ๐ž๐ฏ๐ข ๐œ๐ก๐ž?

Dopo aver insistentemente trattato della geologia pliocenica di Osoppo, ora tocca alla storia a noi piรน vicina. Ma torno brevemente sulla morfologia dell’area su cui sorge l’attuale centro abitato e i suoi dintorni piรน immediati. Il colle, giร  descritto qui, รจ un conglomerato che si staglia piuttosto isolato sulla distesa ghiaiosa plasmata dal fiume Tagliamento. Rappresenta quindi, al pari di altri rilievi dell’anfiteatro morenico e della pedemontana friulana, un ottimo punto di osservazione e controllo del territorio.

I ๐˜พ๐™–๐™ง๐™ฃ๐™ž ๐™˜๐™š๐™ก๐™ฉ๐™ž๐™˜๐™ž, popolo di ceppo indoeuropeo, arrivano in Friuli nel IV secolo a.C. e si stanziano inizialmente nel Collinare fino a raggiungere la Bassa Pianura friulana. Sicuramente non hanno tralasciato di occupare il colle, la piana e soprattutto il guado sul Tagliamento. Le loro tracce le troviamo anche nella toponomastica di Osoppo, le cui origini sono ancora oggetto di indagine.

Alcuni interpretano il nome della localitร  come derivante da una base idronimica prelatina/indoeuropea (un suffisso – in questo caso “๐˜ˆ๐˜œ/๐˜ˆ๐˜œ๐˜š” – che indica proprio “sorgente, corso d’acqua”), cioรจ “๐˜ˆ๐˜ถ๐˜ด-๐˜ฐ๐˜ฑ๐˜ถ๐˜ฎ”, luogo presso il fiume. Oppure dal suffisso latino “๐˜–๐˜š” – luogo: “๐˜–๐˜ด-๐˜ข๐˜ฑ๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ต๐˜ถ๐˜ฎ” (luogo aperto), “๐˜–๐˜ด-๐˜ฐ๐˜ฑ๐˜ฑ๐˜ช๐˜ฅ๐˜ถ๐˜ฎ” (luogo fortificato), “๐˜–๐˜ด-๐˜ฐ๐˜ฑ๐˜ถ๐˜ฎ” (luogo opulento). Alcuni linguisti ci vedono chiari riferimenti botanici: “๐˜๐˜บ๐˜ด๐˜ด๐˜ฐ๐˜ฑ๐˜ถ๐˜ฎ” (spiegone qui: https://www.tangia.it/issopo/ ) e “๐˜–๐˜ด-๐˜ฐ๐˜ด๐˜ช๐˜ด” (osis = frassino nelle lingue del ceppo slavo). Per completezza riporto anche l’etimo presunto gallocarnico “๐˜–๐˜ด-๐˜ฉ๐˜ฐ๐˜ฑ” che indica un luogo da cui chiamare a gran voce.

I contatti fra Carni, ๐™๐™ค๐™ข๐™–๐™ฃ๐™ž e i vicini ๐™‘๐™š๐™ฃ๐™š๐™ฉ๐™ž sono inizialmente pacifici. Ne sono testimoni reperti archeologici quali monete, appartenenti all’area veneta, e cocci di ceramica verniciata nera e anfore di origini romane. La convivenza dura poco. A cavallo del I sec. a.C. e i sec. d.C. lo scontro fra la civiltร  romana e i Carni segna l’esilio di questi ultimi verso le montagne friulane, quelle che oggi identifichiamo sommariamente come “Carnia”.

I Romani si sostituiscono quindi ai celti, presidiando il colle e le vie commerciali che transitavano in quell’area. Tre sono documentate storicamente: la Via Claudia Augusta (o Via per Compendium Concordia Noricum, che partiva da Concordia Sagittaria in direzione Norico), la ๐˜ท๐˜ช๐˜ข ๐˜ฅ๐˜ฆ๐˜ญ ๐˜›๐˜ข๐˜จ๐˜ญ๐˜ช๐˜ข๐˜ฎ๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ต๐˜ฐ (o ๐˜ด๐˜ช๐˜ฏ๐˜ช๐˜ด๐˜ต๐˜ณ๐˜ข ๐˜›๐˜ข๐˜จ๐˜ญ๐˜ช๐˜ข๐˜ฎ๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ต๐˜ฐ, che partiva da Codroipo e si congiungeva alla Iulia Augusta) e la ๐˜๐˜ช๐˜ข ๐˜Ž๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ฎ๐˜ข๐˜ฏ๐˜ช๐˜ค๐˜ข (o ๐˜ฅ๐˜ฆ๐˜ด๐˜ต๐˜ณ๐˜ข ๐˜›๐˜ข๐˜จ๐˜ญ๐˜ช๐˜ข๐˜ฎ๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ต๐˜ฐ, che partiva da Concordia, seguendo l’itinerario pedemontano in destra idrografica del fiume). Infine, poco lontano da Osoppo, si sviluppava la ๐˜๐˜ถ๐˜ญ๐˜ช๐˜ข ๐˜ˆ๐˜ถ๐˜จ๐˜ถ๐˜ด๐˜ต๐˜ข (Aquileia – Norico) a cui afferivano tutte le altre, nei pressi di ๐˜ˆ๐˜ฅ ๐˜š๐˜ช๐˜ญ๐˜ข๐˜ฏ๐˜ฐ๐˜ด (spiegone qui: https://www.tangia.it/ad-silanos/).

L’importanza strategica del colle induce i Romani ad edificarci dapprima una torre di segnalazione, poi un insediamento abitativo. Presso la Casa del Comandante รจ stato rinvenuto un pavimento in cocciopesto, oltre ad una zona sepolcrale con tombe ad incinerazione e monumentali, di cui restano due leoni funerari e la stele di ๐™‡๐™ช๐™˜๐™ž๐™ช๐™จ ๐™‘๐™ค๐™ก๐™ฉ๐™ž๐™œ๐™ค๐™ฃ๐™ž๐™ช๐™จ (oggi visitabile nel portico antistante il municipio) del I sec. d.C.

Sul colle รจ visitabile anche la grotta di tale donna Colomba, morta nel 524 e la cui epigrafe la eleva a “santa”, nonostante svolgesse molto probabilmente solo funzioni di servizio e manutenzione al luogo di culto che l’anfratto rappresentava.

Nel 550 d.C. circa Venanzio Fortunato testimonia l’esistenza di un ๐˜ฐ๐˜ฑ๐˜ฑ๐˜ช๐˜ฅ๐˜ถ๐˜ฎ romano (cittadella fortificata) lambita dalle onde del Tagliamento. L’arrivo dei ๐™‡๐™ค๐™ฃ๐™œ๐™ค๐™—๐™–๐™ง๐™™๐™ž (569 d.C. circa) in Friuli, segna il declino del dominio romano in queste terre e caratterizza alcuni decenni di relativa pacificazione. Invece Paolo Diacono riferisce che nel 610 gli ๐˜ผ๐™ซ๐™–๐™ง๐™ž, dopo aver sconfitto il duca Gisulfo, assediano la roccaforte ma senza conquistarla. Anche il periodo di dominazione ๐™๐™ง๐™–๐™ฃ๐™˜๐™– (776 – 899), succeduti ai longobardi, รจ politicamente tranquillo. Sono gli ๐™๐™ฃ๐™œ๐™–๐™ง๐™ž, che nel 902 la occupano, saccheggiano e devastano a dare il via ad anni di miseria e giochi di potere.

I ๐™‹๐™–๐™ฉ๐™ง๐™ž๐™–๐™ง๐™˜๐™๐™ž ๐™–๐™ฆ๐™ช๐™ž๐™ก๐™š๐™ž๐™š๐™ฃ๐™จ๐™ž, i ๐™Ž๐™–๐™ซ๐™ค๐™ง๐™œ๐™ฃ๐™–๐™ฃ, il ๐™˜๐™ค๐™ฃ๐™ฉ๐™š ๐™™๐™ž ๐™‚๐™ค๐™ง๐™ž๐™ฏ๐™ž๐™–, la ๐™Ž๐™š๐™ง๐™š๐™ฃ๐™ž๐™จ๐™จ๐™ž๐™ข๐™– sono tutti attori nello scacchiere politico che caratterizza il Friuli negli anni tra il XI e XV secolo. I Savorgnan, appoggiati della Serenissima, fortificano ulteriormente il colle, facendone un baluardo difensivo in terre settentrionali. Nel 1514 รจ Girolamo di Savorgnan a comandare le truppe e la fortezza di Osoppo, quando Cristoforo conte dalmata di ๐™๐™ง๐™–๐™ฃ๐™œ๐™ž๐™ฅ๐™–๐™ฃ๐™š (1482 – 1527), al soldo del Sacro Romano Impero, scende in Friuli con l’intento di punire Venezia.

Quest’ultima, temendo le ritorsioni brutali e sanguinarie del Frangipane sugli inermi civili, permette che le cittร  assediate si arrendano agli Imperiali. Ma Girolamo, arroccato sul colle, non accetta la resa e tiene lungamente testa (dal 15 febbraio al 30 marzo) al conte croato, fino all’arrivo dell’esercito veneziano comandato da Bartolomeo d’Alviano. Il Frangipane รจ sconfitto davanti alle mura di Osoppo e condotto in catene a Venezia.

Il colle รจ protagonista di numerose successive occupazioni: i francesi di ๐™‰๐™–๐™ฅ๐™ค๐™ก๐™š๐™ค๐™ฃ๐™š (a cui รจ dedicato un cocuzzolo del colle, su cui – si racconta – si sedesse il condottiero corso per ammirare ampia parte del “suo” Friuli), gli ๐˜ผ๐™ช๐™จ๐™ฉ๐™ง๐™ž๐™–๐™˜๐™ž (che la conquistano nel 1848, concedendo ai combattenti osoppani l’onore delle armi e la medaglia d’oro al valor militare), i ๐™๐™š๐™™๐™š๐™จ๐™˜๐™๐™ž durante l’occupazione nazifascista e i ๐˜พ๐™ค๐™จ๐™–๐™˜๐™˜๐™๐™ž, loro collaboratori. Un bombardamento aereo, effettuato dalle truppe angloamericane impegnate nella liberazione dei territori ancora occupati, causa un eccidio tra residenti osoppani inermi e le guarnigioni cosacche.

Accedendo al sito storico del Forte di Osoppo, si incontra un edificio a dir poco futuristico. E’ un’enorme calotta metallica posta a protezione dei reperti archeologici relativi alla chiesa di San Pietro (seguirร  spiegone dedicato). Le fondamenta scavate hanno rivelato epoche di insediamenti ben piรน antichi. Si tratta molto probabilmente di una basilica paleocristiana, la cui datazione storica piรน antica risale al 1260. L’edificio moderno fa parte del progetto “Museo archeologico all’aperto” ed รจ liberamente visitabile.

Ultima nota. Il conte Cristoforo Frangipane (o Frankopan, slavizzato), l’assediatore del forte di Osoppo, รจ anche l’autore della terribile vendetta nota come “gli orbi di Muzzana”. Seguirร  ovviamente spiegone appositamente dedicato.

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Il colle di Osoppo
Il colle di Osoppo